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Un attore testimonial del WWF per il 2021

Un attore testimonial del WWF per il 2021

Ha la voce e il volto dell’attore Giacomo Ferrara la campagna #CARIUMANI del WWF nella lotta alla crisi climatica. E’ partita ed andrà avanti per tutto il 2021, anno con appuntamenti davvero  importanti : COP Giovani , G20 , G7 ,COP26. L’epidemia da Covid 19 ha rallentato molte attività, ma la sensibilizzazione sulle questioni climatiche non è per niente arretrata. I giovani e quasi tutte le organizzazioni ambientaliste hanno associato la diffusione dell’epidemia ai guasti del  pianeta. A dare man forte anche schiere di scienziati che hanno confermato che l’86% del carbonio liberato in atmosfera  è provocato dai processi di combustione dei fossili: carbone e petrolio, soprattutto. Giacomo Ferrara, premiato con il nastro d’Argento e tra i protagonisti della serie tv Suburra , nella campagna si fa interprete della voce della natura. Il messaggio richiama gli esseri umani alla loro responsabilità per salvare futuro del Pianeta e dei suoi abitanti. Una forma espressiva dolce che cercherà di catturare quanti si autoescludono dalle mobilitazioni di piazza o persistono in comportamenti poco sostenibili. Se il 2020 ha coinvolto artisti , attori, cantanti in campagne per la lotta al Covid 19, il 2021 si annuncia come l’anno della ripresa su scala mondiale delle kermesse pro-clima. Manifestazioni all’aperto, mostre e concerti sono già in agenda per i mesi estivi, quando la diffusione dell’epidemia dovrebbe essere stata rallentata dalle vaccinazioni. E’ più che mai urgente prendere decisioni concrete a livello istituzionale, che mirino ad azzerare l’uso di combustibili fossili con la definizione di un nuovo target di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 davvero ambizioso, dice la campagna. Il WWF aveva chiesto di ridurre le emissioni di almeno 65% per essere in linea con le indicazioni della comunità scientifica, ma la Commissione UE l’altro giorno ha deciso solo il 55%. Sebbene ridotto rispetto alle speranze , non sono chiari ancora gli strumenti per raggiungere quel risultato. Bisogna comunque puntare , ribattono  gli ecologisti, sull’utilizzo di energie rinnovabili come fonte del 100% dell’approvvigionamento. I dati  sono drammatici. Nel 2019 la concentrazione di CO2 in atmosfera ha raggiunto le 410 parti per milione. L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di tale quantità di CO2 è stata 3-5 milioni di anni fa. Ma la temperatura era più calda di 2-3°C e il livello del mare era di 10-20 metri più alto di adesso. Il cambiamento climatico ha effetti negativi sia sulla salute umana che su specie e habitat. Gli allarmi sono reali, sicché il Living Planet Report 2020 che misura lo stato della biodiversità ha messo in guardia dal rischio di estinzione entro la fine del secolodi 1/5 delle specie selvatiche. Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia dice che “non è sufficiente guardare solo alle soluzioni tecnologiche, occorre un cambiamento dei modelli di consumo a tutti i livelli ,oppure mantenendo l’attuale stato delle cose, non rispetteremo gli obiettivi dell’accordo di Parigi del 2015”. Sarebbe un pessimo risultato politico e culturale, dato che i governi hanno a disposizione mezzi e strumenti per diffondere conoscenza dello stato malato del Pianeta. Per ora iniziamo a seguire le indicazioni di un giovane attore.

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