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Ue, ultimatum all’Italia: “Manovra entro aprile o procedura d’infrazione”

Il nostro Paese è chiamato a una correzione da 3,4 miliardi, altrimenti la Commissione europea attiverà una procedura d’infrazione per il mancato rispetto della regola del debito – Le spese per terremoto e rifugiati non rientrano nei conti – “La ripresa continua, ma è modesta e l’impulso delle riforme ha rallentato”.

Ue, ultimatum all’Italia: “Manovra entro aprile o procedura d’infrazione”

Ora è ufficiale: entro aprile l’Italia deve mettere in campo “misure credibili” per attuare una correzione dei conti pubblici 2017 da 3,4 miliardi di euro, pari allo 0,2% del Pil, altrimenti la Commissione europea attiverà una procedura d’infrazione per il mancato rispetto della regola del debito. Ma l’eventuale provvedimento arriverebbe probabilmente il mese successivo, perché la decisione sarà presa sulla base “delle previsioni di primavera 2017”, che di solito vengono pubblicate a maggio. È quanto emerge dall’atteso rapporto di Bruxelles sul debito pubblico italiano reso noto oggi.

“Già a partire da oggi ci sarebbe da aprire una procedura per debito eccessivo”, ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, sottolineando tuttavia che Bruxelles ha preferito attendere l’approvazione delle misure promesse dal ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan. Quanto ai costi sostenuti dall’Italia per “il terremoto e la crisi dei rifugiati, sono stati completamente ignorati in questa valutazione”, ha ribadito Dombrovskis.



Ma il giudizio dell’Europa nei confronti del nostro Paese è comunque molto severo: “L’Italia presenta eccessivi squilibri“, si legge nella Comunicazione della Commissione sul progresso delle riforme strutturali nell’Eurozona approvata oggi, in cui, oltre al debito, viene citata come fattore negativo la “protratta debolezza nella dinamica della produttività” in un “contesto di alti Npl e disoccupazione”.

Bruxelles riconosce che l’Italia ha varato una serie di “riforme positive”, ma rimarca anche che “l’impulso delle riforme ha rallentato dalla metà del 2016″.

Dombrovskis ha poi cercato di smorzare le critiche spiegando che “in Italia la ripresa continua” e il problema delle sofferenze bancarie “viene gestito, basti pensare alle garanzie pubbliche e al fondo Atlante”. Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha detto invece che la ripresa itaiana è “modesta, ma dovrebbe riguadagnare velocità”.

Ma nel mirino della Commissione è finita anche la Germania, rimproverata per il suo eccessivo surplus commerciale che “non solo crea problemi non solo all’economia tedesca, ma produce anche distorsioni significative per tutta la zona euro e va riequilibrato. Continuiamo a suggerire strategie di investimento pubblico”, scrive Bruxelles.

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