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Ucrainagate nuova mina vagante dei mercati che vogliono più liquidità

Trump minaccioso: “Se ci fosse l’impeachment, i mercati crollerebbero” – Euro ai minimi da 2 anni e mezzo – Oggi asta Btp a 5 anni – Conti lascia Tim

Ucrainagate nuova mina vagante dei mercati che vogliono più liquidità

Donald Trump ostenta sicurezza e minimizza gli effetti dell’Ucrainagate, cioè le pressioni esercitate su Kiev perché allargasse le indagini sul figlio del rivale Joe Biden. Ma il caso cresce. Ieri è emerso che ​​​​​​la Casa Bianca ha provato a insabbiare la chiamata tra il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymir Zelenski, secondo quanto riportato dalla denuncia di un “whistleblower” (probabilmente un agente della Cia) resa pubblica ieri. In un intervento di fronte alla Commissione della Camera, il numero uno dell’intelligence Joseph Maguire ha difeso sia l’azione del “delatore civico”. 

Gli effetti si sono fatti sentire ieri solo sui mercati Usa. Donald Trump, su Twitter, ha fornito la sua previsione sull’andamento dei mercati azionari in caso di messa in stato d’accusa del presidente: “Crollerebbero”.

LA FINANZA USA ANCORA AFFAMATA DI LIQUIDITÀ

La fosca previsione però stamane proietta un’ombra inquietante sull’apertura dell’ultima seduta della settimana delle Borse asiatiche: ormai le previsioni devono includere l’incertezza che scaturisce da una campagna elettorale Usa che si annuncia lunga ed irta di pericoli. Anche questo incide sulle richieste di liquidità che continuano a piovere sulla Fed. Ieri, in realtà, le richieste a breve sono precipitate a circa la metà dei quantitativi offerti dalla banca centrale. Ma le richieste sulle scadenze più lunghe superano largamente l’offerta a conferma che le acque non sono tranquille:” i mercati – è il commento di Websim – stanno implicitamente chiedendo una fornitura illimitata e non contingentata di liquidità” per far fronte a tempi che non s’annunciano facili. Ad indebolire i listini asiatici sono anche i segnali sul fronte delle trattative commerciali.

HONG KONG -0,3% VERSO UN NUOVO WEEKEND DI PROTESTA

In calo l’indice Hang Seng di Hong Kong (-0,3%) che si accinge a celebrare l’anniversario della nascita del movimento di protesta.

Piatto il mercato di Shanghai alla vigilia delle ben più solenni manifestazioni per il 70° compleanno della Repubblica Popolare.

Il Kospi coreano arretra dell’1% azzoppato dalle vendite su Samsung e Hynix. I colossi dei chips pagano la notizia che le esenzioni temporanee concesse qualche settimana fa alle aziende in affari con Huawei non saranno probabilmente prorogate.

La Borsa del Giappone, zavorrata anche dallo stacco dividendo di molte aziende quotate, si avvia a chiudere la seduta in ribasso dell’1,3%. Tokyo, annusando le difficoltà di Trump, ha ridimensionato l’apertura alle importazioni agricole da Washington. In attesa di garanzie sull’auto.

NOZZE TRA MC DONALD’S E L’HAMBURGHER SENZA CARNE

Ieri sera il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,3%, l’S&P500 dello 0,24%. Nasdaq -0,58%.

Da segnalare sul listino l’accordo tra Mc Donald’s e Beyond Meat (+17%) il colosso degli hamburger vegetali.

Petrolio ancora in calo: Brent a 62,18 dollari al barile -0,89%. La produzione saudita è tornata ai livelli precedenti l’attacco del 14 settembre.

LA MONETA UNICA AI MINIMI DA DUE ANNI E MEZZO

Stamane l’euro è sui minimi degli ultimi due anni e mezzo, a 1,092 su dollaro. Ieri Charles Evans, il presidente della Fed di Chicago, ha dichiarato che non ci dovrebbero essere altri tagli al costo del denaro nel corso del 2019.

I listini del Vecchio Continente, aiutati dai livelli depressi del dollaro hanno chiuso ieri una seduta positiva. Il malessere dell’euro è però un indice dei dubbi sullo stato di salute dell’Eurozona che si riflette nei bassi tassi di interesse. È quanto segnala un report di Standard & Poor’s (”Low growth and lower rates: the eurozone in 2020”) che collega il fenomeno dei bassi tassi al calo al modesto potenziale di crescita ed all’invecchiamento della popolazione. Per contrastare il declino, spiega l’agenzia, ci vorrebbe un robusto incremento delle politiche fiscali, ovvero un aumento della spesa pubblica. In assenza di un cambio di passo, l’Eurozona si avvia a rallentare ancora nel 2020, con una crescita del Pil che non dovrebbe andare oltre +1,1%, dopo +1,2% nel 2019, perché non è atteso un rimbalzo della domanda esterna. Standard and Poor’s si chiede a questo punto se la zona della moneta unica non stia entrando in “una stagnazione secolare”. E l’Italia? Le previsioni sono ancora più in grigio: la crescita 2019 resta confermata a +0,1%, ma viene ridotta allo 0,4% (contro 0,5%) la previsione per l’anno venturo. Il Bel Paese, per giunta, sarà il solo a registrare nel 2020 un calo dei prezzi del mercato immobiliare.

PIAZZA AFFARI +0,73%. SPROFONDA ABN AMRO

Piazza Affari però tiene: l’indice +0,73% è tornato a sfiorare quota 22 mila chiudendo a quota 21.947 punti base.

Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha detto che nel 2019 i risparmi per quota 100 e reddito di cittadinanza dovrebbero aggirarsi sui 2,5 miliardi euro. Dai risparmi sulle due misure deriverebbe un minor deficit pubblico: potrebbe fermarsi al 2% del Pil per quest’anno; attorno invece al 2,2-2,3% per il 2020,

Positivi anche gli altri mercati dell’area Euro. Francoforte sale dello 0,46%; Parigi +0,66%; Madrid +0,47%.

Non solo Deutsche Bank: gli scandali bancari investono anche la peraltro solida finanza del Paesi Bassi: Abn Amro lascia sul terreno il 10% dopo l’avvio di un’indagine per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. La banca si è dichiarata pronta a collaborare con gli inquirenti.

Londra +0,89%. Il premier britannico, Boris Johnson è stato sconfitto nuovamente alla Camera dei Comuni, dopo che i parlamentari hanno votato contro una mozione presentata dal Governo per chiedere una “mini” sospensione del parlamento, fino a giovedì prossimo, con l’obiettivo di consentire la conferenza annuale del partito conservatore.

OK L’ASTA BOT. OGGI TOCCA AL NUOVO BTP A 5 ANNI

Seduta tranquilla per i mercati obbligazionario, impegnati nelle aste di metà mese.

Lo spread tra Btp e Bund si è attestato a 142 punti base, invariato rispetto alla chiusura precedente. Tasso del decennale stabile a 0,83%.

Il Tesoro ha assegnato 6,5 miliardi di euro di Bot a 6 mesi con un rendimento in calo a -0,224% da -0,217% di fine agosto, al minimo da aprile 2018.

Oggi sarà la volta dei titoli a medio lungo: sono offerti fino a 7,5 miliardi tra il nuovo Btp a 5 anni, la riapertura del Btp a 10 anni e del Ccteu.

UTILITY SUPERSTAR. A2A GUIDA IL RALLY

A sostenere il listino azionario è il fermento sulle utility facilitato dal costo del denaro in discesa. Guida la corsa A2A (+3%), seguito da Hera (+2,38%). Resta al palo, invece, Iren (-0,23%) che ha comunicato l’aggiornamento del piano industriale. Gli investimenti aumentano di circa il 10% a 3,3 miliardi di euro. Per il periodo 2022/ 24 la politica dei dividendi non cambia. Bene anche Terna (+1,7%), Enel (+1,5%) e Italgas (+2,12%).

TONFO DI NEXI: ARIA DI COLLOCAMENTO

Cade invece Nexi che lascia sul terreno il 3,24% nel timore che, una volta finito il lock up post quotazione, si apra il rubinetto delle vendite. Il sospetto è avvalorato dalle dimissioni penalizzata del consigliere espressione di Bain Capital. Société Générale ha avviato la copertura con il giudizio Sell. Target price a 8,8 euro.

Banche in leggero rialzo. Ubi + 0,6%. Uno dei soci di rilievo, la Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo, auspica un ruolo da protagonista per la banca, anche in materia di aggregazioni. Dichiarazioni in tal senso sono arrivate ieri da Giandomenico Gente, il presidente dell’ente che detiene il 6% del capitale, capofila del patto che sul 16,7% della banca.

Fra le big sale Unicredit (+0,76%). Intesa Sanpaolo +0,7%. Banco Bpm +0,3%.

TIM, CONTI SE NE VA. IL SOSTITUTO IL 21 OTTOBRE

Svolta a metà in Tim (-0,37%). Fulvio Conti ha lasciato la presidenza ma sul nome del successore il consiglio dell’ex monopolista italiano ha preso tempo fino al 21 ottobre. Segno che la trattativa fra i francesi di Vivendi, Elliott e Cdp è ancora aperta. Nel frattempo le funzioni passano al consigliere anziano Valensise. Moody’s ha abbassato il giudizio sul comparto europeo delle telecomunicazioni a Negative, da Stable.

Mediaset -0,2%. HSBC ha tagliato il target price a 2,5 euro.

Bene gli industriali. Fiat Chrysler (+0,4%) ha incaricato Goldman Sachs di trovare un compratore di Comau. Ferrari+1,8%, Brembo +1,7%. Pirelli +0,7%.

Danieli +7% dopo la pubblicazione dei dati di bilancio.
Inwit (+2,5%) segna nuovi massimi storici.

Vola e Price +39,11%. La società insieme a Cdiscount (Francia), eMAG (Romania), e Real.de (Germania), ha lanciato International Marketplace Network, un’alleanza che consentirà l’accesso ad un mercato potenziale di oltre 230 milioni di clienti. 

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