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Ucraina: esercito arriva al confine con Russia, Zelensky: “Libereremo il Paese”, prezzo del gas sotto 200 euro

Continua l’avanza delle forze armate ucraine, arrivate ormai al confine con la Russia. Zelensky: “Non tratto con chi dà ultimatum”.

Ucraina: esercito arriva al confine con Russia, Zelensky: “Libereremo il Paese”, prezzo del gas sotto 200 euro

Le forze armate ucraine sono arrivate a Hoptivka, un valico di frontiera sul confine ucraino-russo, nel distretto di Dergaci nella regione di Kharkiv. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la presenza russa nella regione di Kharkiv è ridotta quasi a zero.

Queste le notizie (non smentite da Mosca) arrivate dal 130/mo battaglione dell’esercito ucraino in un messaggio diffuso da Unian, agenzia di stampa ucraina.

La riconquista ucraina: truppe al confine con la Russia

Le truppe ucraine, dunque, continuano a conquistare territori su territori. Ieri, in solo 24 ore, sono riusciti a liberare le città di Kupyansk e di Izyum. Complessivamente sono stati riconquistati 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi, in sei giorni sono stati “liberati” circa 8mila chilometri quadrati. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. “Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk”, prosegue il messaggio sottolineando che “il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno”.

Zelensky: “Non negoziamo”

E la reazione di Mosca non si è fatta attendere: i russi hanno attaccato infrastrutture civili, mentre diverse regioni sono rimaste senza elettricità.

“I terroristi della Russia restano terroristi e attaccano infrastrutture cruciali non militari – ha accusato il presidente Volodymyr  Zelensky – L’obiettivo è quello di privare le persone di luce e riscaldamento”. In mattinata però, l’80% delle forniture è stato ripristinato, ha riferito il presidente che poi, in un’intervista alla Cnn ha detto chiaramente di non essere pronto a negoziare_ “Non parlo con coloro che emettono ultimatum”, ha spiegato. “Avanzeremo e libereremo il paese”.

“Un certo Zelensky ha detto che non avrebbe dialogato con coloro che danno ultimatum. Questi ’ultimatum’ sono solo un piccolo riscaldamento per le condizioni che verranno stabilite in futuro”, ha scritto il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, secondo quanto riporta Interfax, che poi in riferimento alle Le condizioni poste dalla Russia, ha dichiarato: “Le conosce: la capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia”, ha concluso.

Polemiche sulla tv russa

Nel frattempo sulla tv russa si manifestano le prime polemiche, la giornalista del Daily Beast Julia Davis ha pubblicato uno spezzone di un dibattito andato in onda Ntv in cui, Boris Nadezhdin, ex deputato della Duma, ha ricordato le parole di Putin: aveva promesso che l’Operazione Speciale in Ucraina non avrebbe fatto vittime civili, sarebbe stata rapida e che la Guardia Nazionale avrebbe risolto tutto in poco tempo. Ciò che sta accadendo è l’esatto contrario. Alexei Timofeev ha ricordato inoltre che ad Odessa i russi si aspettavano di trovare un popolo pronto ad accoglierli ma non è stato così.

Prezzo del gas in calo

Nel frattempo, mentre l’Unione europea continua a discutere sul Price Cap, il prezzo del gas sulla Borsa di Amsterdam continua a scendere, sulla scia delle notizie positive che arrivano sulla controffensiva degli ucraini a Est del Paese. A metà mattinata i future Ttf calano del 5,9% a 194,845 euro.

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