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Ucraina, a Minsk si tratta a oltranza per la tregua

Dopo una maratona iniziata ieri alle 18 e 30 italiane e prolungatasi nella notte, alla presenza anche di Merkel e Hollande, l’incontro fra Putin e Poroshenko potrebbe concludersi questa mattina solo con una “dichiarazione comune” sulla necessità di rispettare gli accordi dello scorso 5 settembre.

Ucraina, a Minsk si tratta a oltranza per la tregua

Il vertice di Minsk si era aperto con un’immagine incoraggiante: il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Petro Poroshenko che si stringono la mano. Eppure, dopo una maratona iniziata ieri alle 18 e 30 italiane e prolungatasi nella notte, alla presenza anche della cancelliera tedesca Angela Merkel e del presidente francese François Hollande, l’incontro fra i due leader dovrebbe concludersi questa mattina solo con una “dichiarazione comune” sulla necessità di rispettare gli accordi dello scorso 5 settembre e sul sostegno a un piano per attuarlo affidato al gruppo di contatto (Mosca-Kiev-Osce-separatisti filorussi). L’obiettivo era invece “un accordo per una tregua incondizionata”, come aveva scritto su Facebook Valeri Chaly, consigliere del presidente ucraino Petro Poroshenko.

Intanto, nell’est dell’Ucraina si continua a combattere e a morire: dopo i razzi lanciati ieri contro il quartier generale ucraino a Kramatorsk, a Donetsk (mappa) un minibus è stato colpito da proiettili che hanno causato la morte di almeno sei persone e quattro civili sono rimasti uccisi da colpi di artiglieria che hanno centrato la stazione degli autobus e una vicina fabbrica. Sono più di 40 le vittime nel Donbass nelle 36 ore che hanno preceduto il vertice. 

Al summit ha partecipato anche il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che si era detto sicuro che i negoziati si sarebbero conclusi con una soluzione politica: “Secondo nostra comune convinzione – aveva detto in conferenza stampa – la situazione in Ucraina non può essere risolta con mezzi militari, il cammino verso la pace passa attraverso il dialogo diretto tra il governo di Kiev e coloro che vogliono difendere la loro terra nel sud-est e noi dobbiamo garantire i loro dritti, i dritti di tutto coloro che vivono in Ucraina”.

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