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Twitter: Elon Musk lancia un’Opa ostile sul 100% della società. Ma contro di lui arriva un’azione collettiva

L’obiettivo di Musk è delistare Twitter per “sbloccare il suo potenziale” – Alcuni investitori, però, lo accusano di aver comunicato in ritardo i suoi precedenti acquisti di azioni

Twitter: Elon Musk lancia un’Opa ostile sul 100% della società. Ma contro di lui arriva un’azione collettiva

Su Twitter, Elon Musk fa sul serio. Dopo aver acquistato di recente il 9% del social network, il numero uno di Tesla ha deciso di alzare il tiro, presentando un’Opa ostile per l’intera società.

L’Opa ostile di Musk su Twitter

In tutto, Musk ha messo sul tavolo 41,39 miliardi di dollari, vale a dire 54,20 dollari per azione, cifra che incorpora un premio del 38% rispetto alla chiusura di Borsa del primo aprile. Si fa riferimento a quella data perché il giorno seguente lo stesso Musk, con l’acquisizione del 9% di Twitter, ha innescato un’ondata speculativa sul titolo.

L’obiettivo dichiarato di Elon Musk è ritirare Twitter dal mercato azionario e “sbloccare il suo straordinario potenziale”.

La reazione in Borsa

Nel pre-mercato, i titoli Twitter balzano a New York dell’11,45% (a 51,10 dollari), mentre quelli Tesla cedono l’1,33% a 1008.81 dollari.

I conti di Twitter e la posizione di Musk

Nel 2021 Twitter, che ha oltre 200 milioni di utenti attivi nel mondo, ha registrato ricavi per oltre 5 miliardi, ma anche un bilancio in perdita di quasi 500 milioni.

Elon Musk è primo azionista di Twitter davanti al fondo Vanguard, che detiene l’8,7%. La quota in mano al fondatore di Tesla è oggi è quattro volte superiore a quella controllata dal fondatore di Twitter, Jack Dorsey.

Un’azione collettiva contro Musk

Poco prima dell’annuncio dell’Opa ostile, era arrivata la notizia di un’azione legale collettiva contro Musk: un gruppo di investitori lo accusava di aver violato la legge “comunicando tardivamente il suo acquisto” del 9% del gruppo “per poter acquistare più azioni a un prezzo inferiore”, risparmiando così circa 143 milioni di dollari.

In base ai documenti legali depositati a New York, il 24 marzo Musk avrebbe dovuto segnalare alla Sec (la Consob americana) di aver superato il 5% nel capitale di Twitter. La comunicazione, però, è arrivata soltanto il 4 aprile, permettendo così all’uomo più ricco del mondo (secondo la classifica di Forbes) di continuare ad acquistare azioni Twitter senza l’aumento di prezzo che la notizia avrebbe certamente causato.

Musk non ha ancora replicato alle accuse.

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