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Tutti gli occhi su Intesa Sanpaolo: si alza il sipario sul nuovo business plan

Grande attesa del mercato su Intesa Sanpaolo: oggi Messina presenta i conti e soprattutto il nuovo business plan – Btp verso il record – Spread a 175 – La Cina è vicina: Pechino ha il 2% di Eni e di Enel – Banco Popolare: aumento a 9 euro – Via libera della Borsa ad Anima Holding – Pirelli conferma dividendo ed Ebit – Scende il cemento, ma sale il mattone.

Tutti gli occhi su Intesa Sanpaolo: si alza il sipario sul nuovo business plan

RIFLETTORI SU INTESA, BTP 10 VERSO IL RECORD. LA CINA E’ VICINA: PECHINO HA IL 2% DI ENI ED ENI

Chiude in terreno positivo Tokyo +0,50% alla vigilia del temuto aumento dell’Iva. Le parole del premier Li Kequiang consolano la Borsa di Shanghai: “Siamo consapevoli delle difficoltà e dei rischi di una frenata dell’economia – ha detto – ma abbiamo gli strumenti per contrastare la caduta”. Shanghai sale dello 0,2%, meglio Hong Kong +1,2%. Poco mossa Wall Street, nonostante la revsione al rialzo del pil Usa.

L’indice Dow Jones ha chiuso quasi invariato -0,03%, mentre lo S&P500 è sceso dello 0,15%. Più pesante la perdita del Nasdaq – 0,54%, a conferma di una correzione in atto da diverse sedute: a marzo l’indice dei titoli tecnologici ha perso circa il 4% contro l’1,6% del Dj.

Di rilievo il tonfo di Citigroup -5,3%, il ribasso peggiore dal novembre 2012, dopo la bocciatura emersa dagli stress test della Federal Reserve. È proseguito anche il calo di King Digital (nota per il videogioco Candy Crush) che è arretrata di un altro 3,5%. Facebook invece ha recuperato l’1% dopo il -7% del giorno prima, successivo all’acquisizione di Oculus. Riflettori accesi oggi su Microsoft. Il nuovo ceo Stya Nadella ha confermato per oggi il lancio di Office per iPad che cinsentirà di utilizzare i programmi word ed excel nce sul tablt di Apple.

Deboli le Borse europee: Londra -0,2%, Parigi -0,1%, Francoforte invariata. La Borsa di Milano chiude la seduta in terreno positivo con un progresso dello 0,3% dell’indice FtseMib.

IL BTP 5 SCENDE SOTTO IL 2%, SPREAD A 175

Cala lo spread a 175 punti base, avvicinandosi ai minimi dalla metà del giugno 2011 toccati all’inizio di marzo. “Ci sono nuovi flussi dall’estero, in particolare dall’Asia, che vanno a posizionarsi sulle scadenze a 5 anni – cichiara a Reuter un grosso operatore –  Chi è già presente sulla carta italiana tende ad alleggerirsi sul breve e ad allungare le scadenze”.

Le tensioni internazionali fanno bene ai Btp e ai titoli di Stato nella periferia, che continuano a correre in parallelo ai Bund. I mercati scommettono su una mossa espansiva della Bce nella seduta di martedì. Il contesto dell’ asta a medio lungo termine di oggi appare così decisamente favorevole.

Il Tesoro, che ha già completato un terzo del suo programma di emissioni, offrirà  BTp e CcT per complessivi 10 miliardi di euro. Il rendimento del BTp a 5 anni è sceso ieri sotto la soglia del 2% (da 2,01% a 1,95%). Il benchmark decennale va all’attacco del record storico del 3,24% che resiste dal settembre del 2005. Lo scorso febbraio il nuovo decennale scese al 3,42% ma oggi sul mercato secondario la scadenza decennale oscilla intorno al 3,30%.

S’IMPENNA CARIGE, AUMENTO DEL BANCO POPOLARE A 9 EURO

L’evento clou della giornata sarà la presentazione del piano strategico e dei conti 2013 di Intesa +1,1%. Il piano industriale dovrebbe focalizzarsi sulla riorganizzazione del risparmio gestito (Fideuram + Intesa Private) e sul rilancio della Banca dei Territori con l’obiettivo di raggiungere un ROE intorno al 10% entro il 2016. Secondo le indiscrezioni dovrebbe essere previsto un dividendo (5 centesimi per azione).

Unicredit +0,6% ha collocato ieri alla pari il bond perpetuo di tipo ‘additional Tier 1’, assoluta novità per una banca italiana. Il titolo, emesso per 1,25 miliardi di dollari a un rendimento 8% ha ricevuto ordini per oltre 8 miliardi. Il bond consente alla banca, attraverso una svalutazione anche solo temporanea, di incrementare il proprio common equity Tier 1 (oggi al 9,4%)  qualora tale parametro dovesse scendere sotto la soglia  del 5,125%.

Sale Monte Paschi +1,1%. Il mercato ha reagito in maniera positiva alla notizia che la Fondazione ha venduto un altro pacchetto del 3%, scendendo al 12%. La banca senese si avvia così ad essere più contendibile in vista dell’aumento di capitale.

Il pimo appuntamento riguarda il Banco Popolare +1,4%A mercati chiusi l’istituto ha annunciato i dettagli dell’operazione da 1,5 miliardi: ai soci verranno offerte nuove azioni a 9 euro l’una in ragione di 17 nuove ogni 18 possedute. In evidenza sul listino Ubi, con un rialzo di quasi il 2%, seguita a poco distanza da Mediobanca in rialzo dell’1,13%.

La performance di maggio rilievo riguarda Carige salita del 12,87% a 0,57 euro sotto l’effetto dell’appeal speculativo “fomato Siena”: il mercato scommette sulla prossima vendita di una parte della quota detenuta nella banca dalla Fondazione.

MEDIOLANUM BOOM, LA BORSA AMMETTE ANIMA

Fra le blue chip di Piazza Affari ha brillato Mediolanum, in rialzo del 3,2%. Equita ha ribadito il giudizio Buy, alzando il prezzo obiettivo a 7,7 da 7,5 euro. Azimut è salita dell’1,4%.

Borsa Italiana ha ammesso ieri alla quotazione Anima Holding, la società che controlla Anima Sgr, è stata ammessa alla quotazione sul Mta di Borsa Italiana.I soci della holding puntano a collocare fino a 55% del capitale (63% se si include la greeshoe). Lauro Quarantadue (Clessidra) venderà fino al 24% del capitale, Popolare Milano fino al 16%, Monte Paschi fino al 10% e Prima Holding (partecipata da Clessidra, Monte Paschi e dal management) fino al 4%.

PECHINO SBARCA IN ENI ED ENEL

La People Bank of China ha acquisito il 2,071% del capitale sociale di Enel +0,2% e il 2,012% di quello di Eni -0,2%. In questo modo, con un investimento attorno ai 2 miliadi di euro, Pechino sale al secondo posto tra gli azionisti stabili delle due società del Tesoro.

Il cane a sei zampe ha intanto avviato la cessione del 7% di Galp attraverso un collocamento curato da Mediobanca e Goldman Sachs. Ai prezzi attuali il 7% di Galp vale circa 670 milioni di euro. Nei giorni scorsi il Tesoro e la sua controllata Cdp, a cui fanno capo alcune delle partecipazioni, hanno inviato a Eni,Enel, Finmeccanica e Terna una lettera chiedendo di “introdurre nello statuto sociale un’apposita clausola in materia di requisiti di onorabilità”. Il ministero dell’Economia vuole così evitare che nei cda delle partecipate Eni, Enel , Finmeccanica e Terna figurino amministratori sotto processo o condannati anche con una sentenza non definitiva.

PIRELLI CONFERMA IL DIVIDENDO E L’EBIT

Pirelli chiude il 2013 in linea con le previsioni della società, mentre sul 2014 taglia l’obiettivo sui ricavi e conferma quello sull’Ebit e prevede di compensare la svalutazione in America Latina con un aumento dei prezzi.

Il cda proporrà all’assemblea una cedola stabile a 32 centesimi per le ordinarie e 39 per le azioni di risparmio. I ricavi dell’anno si attestano a 6,146 miliardi (+1,2%, +8,4% al netto dell’effetto cambi), sostenuti dai mercati emergenti, nonostante la debolezza dei cambi, che compensano il calo di Usa ed Europa.

Grazie al calo del rublo, ha detto Marco Tronchetti Provera “il gruppo può esportare dalla Russia all’Europa a costi molto bassi: la svalutazione ha reso la Russia più competitiva della Romania”. Sull’ingresso della russa Rosneft nel capitale di Pirelli, Tronchetti ha confermato che si tratta “di una partnership di lungo periodo”.

Tra gli altri  industriali, StM -0,2%, Fiat +0,1%.

LUSSO DI NUOVO IN FRENATA

Soffre ancora il comparto del lusso. Il peggior titolo del Ftse Mib è stato Yoox -2,82%. Le vendite si sono estese anche sul resto del settore lusso: Tod’s -0,93 ha perso l’1,84%, Moncler l’1,42%. Giù anche Salvatore Ferragamo -0,93% e Brunello Cucinelli -0,52%. In calo Safilo -1,1%.

GIU’ IL CEMENTO BUZZI, SALE IL MATTONE

Buzzi ha perso l’1,34% sulla scia dei risultati, che hanno mostrato una perdita di 29 milioni nel 2013 a seguito di svalutazioni per 114 milioni. Beni Stabili ha guadagnato il 2,1%: SocGen ha alzato il target price a 0,75 da 0,70 euro, confermata la raccomandazione Buy.

Igd segna un progresso dell’1,5%. Sul titolo è intervenuta  SocGen che ha alzato la raccomandazione a Buy da Hold, alzando il target price a 1,45 euro da 1,30 euro.

“MONDADORI, IL PEGGIO E’ ALLE SPALLE”

Mondadori + 1,75% ha archiviato il 2013 con una perdita di 185,4 milioni di euro  ( 166,1 milioni nel 2012) a fronte di una flessione del fatturato del 9,9% a 1,276 miliardi. Il peggio è alle spalle”, ha però detto l’ad Ernesto Mauri nel corso dell’incontro con gli analisti. “I primi tre mesi del 2014 mostrano una situazione molto positiva perchè tutte le aree di business sono migliori rispetto ai nostri dati di budget per la bontà dei prodotti e per effetto delle misure di efficienza fatte nel 2013. Per questo pensiamo si possa arrivare nel 2014 a una redditività importante, superiore ai livelli del 2012 quando l’ebitda era di circa 68 milioni”.

LA SANITA’ USA SPINGE DIASORIN, MONDO TV PUNTA SUL LIBANO

In luce Diasorin +4,21%. Equita mette in evidenza che ieri negli Usa è stata presentata alla Camera una proposta per posticipare eventuali tagli ai prezzi di rimborso nei confronti dei laboratori. Tra i titoli a minore capitalizzazione balza di oltre il 5% Kinexia dopo l’annuncio di un utile netto di gruppo 2013 in aumento del 200%.

In rialzo del 2,65% Mondo Tv che ha sottoscritto con Noursat Kids Channel, canale satellitare con base in Libano, un nuovo accordo per la licenza di alcuni programmi. Torna sotto i riflettori Ceramiche Ricchetti che, dopo il ritracciamento degli ultimi giorni seguito a un forte rally, riprende a correre con un +8,66%.

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