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Turismo, ponte Immacolata: poca neve ma tante promozioni, sport alternativi e enogastronomia

A dispetto della poca neve e della crisi, anche quest’anno il ponte dell’Immacolata aprirà la stagione sciistica. Pochi fiocchi? Nessun problema: alla scoperta della natura con sci di fondo e ciaspole, la vera novità dell’anno (+27%). Intanto gli operatori si attrezzano con le promozioni, mentre alla peggio è possibile mangiare nei migliori ristoranti alpini

Turismo, ponte Immacolata: poca neve ma tante promozioni, sport alternativi e enogastronomia

Sant’Ambrogio, Immacolata, e per i milanesi (ma non solo) è tempo di ponte. E ponte, a dicembre, è sinonimo di montagna e sport invernali. Crisi economica e neve permettendo. Ma c’è da giurarci che in molti neanche quest’anno rinunceranno all’apertura della stagione sciistica.

Primi fiocchi, primi skipass, prime catene agli pneumatici della auto (da ricordare, sempre) e via, si parte. Aria fresca lontano dallo smog e dallo stress della città.

Nonostante che a Milano nel frattempo si celebri l’inaugurazione del Teatro alla Scala (evento, comunque, per pochissimi eletti), e nonostante l’Istituto di biometeorologia del Cnr annuncia che il primo vero freddo (e quindi la neve) arriverà solo dopo il 10 dicembre. Quindi ci si dovrà accontentare della neve artificiale, anche quella a rischio viste le temperature leggermente troppo alte. Al limite qualcuno sceglierà di sconfinare nelle vicine Francia e Svizzera, dotati d’impianti d’innevamento più avanzati.

E poi c’è la crisi: Federturismo infatti prevede un calo dei pernottamenti dell’1,7% a causa della neve, al quale si aggiunge un -6% dovuto proprio alla crisi economica. Complessivamente, il comparto sci Italia realizzera’, in occasione del ponte dell’Immacolata, un fatturato di 338 milioni di euro, contro i 353 milioni dello scorso anno (-4,5%).

Ma nonostante questo, tutte le stazioni sciistiche, dalle Alpi alle Dolomiti, saranno aperte. Basta sperare e ingegnarsi. E molti operatori, per partire ugualmente con la marcia giusta puntano sulle promozioni. Soprattutto in Lombardia. A Bormio, Livigno e Santa Caterina Valfurva chi prenota per più notti durante il ponte dell’Immacolata nelle strutture convenzionate ha diritto allo skipass in omaggio. A Bormio, poi, propongono i pacchetti sci-terme “Bormio Pass Sci e Terme”: con lo stesso skipass si potra’ sciare, dove possibile, e poi andarsi a fare un bagno caldo.

E poi c’è tutto l’universo della montagna alternativa, che non è solo sci d’alta quota, ma appunto anche terme, aria pulita, enogastronomia d’eccezione anche sport alternativi, praticabili pure con poca neve e a costo zero.

Quest’anno infatti è previsto il boom dello sci di fondo e delle ciaspole: dei 3,5 milioni di sportivi della neve stimati in Italia, quasi un milione ormai praticano queste discipline alternative, in forte crescita (+5% il fondo, +27% le ciaspole). Sono attività poco note ai più giovani, ma estremamente adatte a un pubblico familiare e a tutte le fasce di età, con la possibilità di interpretarli come veri sport di fatica ma anche rilassanti e piacevoli passeggiate nella natura, in posti che difficilmente si raggiungerebbero con i tradizionali sci.

Niente snowboard o discese dunque, quest’anno: costose e vincolate alle nevicate. Il vero divertimento è a valle, e non è solo relax e famiglie. Per chi vuole dell’adrenalina, sono in aumento anche i freestyler (+11%) e i praticanti del salto con gli sci (+18%). Lì basta veramente poca neve, e tanto coraggio.

E le località italiane sono sempre più attrezzate a queste nuove tendenze: a Livigno ci sono 30 km di piste per lo sci di fondo (e anche una famosissima scuola), a Santa Caterina, ciaspole ai piedi, ci si addentra nel meraviglioso Parco naturale dello Stelvio. Altro che il solito sali-scendi funivia-discesa.

E poi, alla peggio, si mangia. E si beve. E non roba qualsiasi. In Alta Badia c’è il ristorante stellato Michelin a prezzi assolutamente accessibili “Sciare con gusto”, con i migliori vini altoatesini sul tavolo. Per chi vuole invece assaporare l’ebbrezza del pesce fresco a 2.000 metri può scegliere tra Cervinia e la Val Gardena (al Tuktu e al Rifugio Comici). Per non parlare del famoso “Carosello delle Malghe” di S. Martino di Castrozza: tra una discesa e l’altra si fa tappa nei rifugi gourmand dove gustare i piatti locali. In Valtellina poi a suon di pizzoccheri e sciàtt non si sbaglia mai: dallo Chalet La Rocca di Bormio al Sunny Valley di Santa Caterina.

Insomma, che ponte sia: le promozioni ci sono, la neve forse no, alla peggio ci si consola con un lauto pranzo da digerire con una bella ciaspolada.

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