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Trichet: sull’inflazione la Bce non abbassa la guardia, per l’Europa la crescita sarà “modesta”

Il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha invitato l’Europarlamento a non farsi illusioni prevedendo una crescita “modesta” per il vecchio continente ma negando che esistano problemi di liquidità. Secondo Trichet la situazione reclama un’applicazione più rapida ed immediata degli accordi di luglio tra gli Stati.

Trichet: sull’inflazione la Bce non abbassa la guardia, per l’Europa la crescita sarà “modesta”

La Bce non abbassa la guardia di fronte all’inflazione che, al contrario, va seguita con grande attenzione perché resterà sopra il 2 % anche nei prossimi mesi. Parole di Jean-Claude Trichet davanti al Parlamento europeo che hanno raffreddato le speranze di chi puntava su un allentamento della politica monetaria di Francoforte.

Non c’è spazio per una politica monetaria espansiva, insomma, anche se, ha riconosciuto Trichet, la ripresa che, parole sue, sarà “modesta” anche nel prossimo futuro. Anzi, “c’è stato un rallentamento nel secondo trimestre”, ha ammesso il banchiere centrale, “ in un contesto di fondamentali relativamente sani” che sconsiglia di abusare della leva della politica monetaria. Anche perché le difficoltà che emergono sul fronte dei mercati finanziari, ha aggiunto, “restano forti, soprattutto a causa delle prospettive incerte in alcuni Paesi, non solo in quelli periferici, e questo vale anche per l’economia mondiale: anche negli Usa si sono evidenziate difficoltà strutturali e fiscali”.

Per il presidente della Bce sono anche ingiustificati i timori di una carenza di liquidità nel sistema bancario europeo. Infatti nell’Eurozona ci sono titoli per 14-15 miliardi di euro che possono essere usati per partecipare alle aste di rifinanziamento della Bce per ottenere liquidità alle quali, ha aggiunto, partecipano circa 420 istituti di credito in tutta l’area.

Ma, soprattutto, così come aveva fatto Ben Bernanke a Jackson Hole, Trichet ha colto l’occasione offerta dal Parlamento europeo per bacchetta i politici , che con il loro atteggiamento ondivago hanno contribuito ad appesantire la crisi. Ma, come già era accaduto venerdì scorso, il discorso del banchiere non ha frenato la corsa dei listini azionari, finalmente destinata a vivere una giornata di robusti recuperi.  

Trichet, in particolare, ha lanciato un pesante monito a quei Paesi, Finlandia in testa, che stanno rimettendo in discussione l’accordo del 21 luglio sul debito greco.  “Tutti gli Stati – ha sillabato – devono rispettare quanto hanno firmato”. Il presidente della Bce ha anche ammonito che “gli acquisti di  titoli pubblici sul mercato secondario non possono essere utilizzati per aggirare il principio fondamentale della disciplina di bilancio».

Così il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet ha difeso la decisione di intervenire su Btp e Bonos, iniziativa che non intacca l’autonomia della banca centrale. ma questo intervento non deve far venire meno l’impegno dei Governi per il risanamento fiscale. I paesi della zona euro devono, come minimo, soddisfare gli impegni di consolidamento del proprio bilancio, un obbligo che gli acquisti dei bond, decisi per fronteggiare tensioni che avevano prodotto un aumento dei rendimenti e ridotto al minimo i volumi, non può surrogare.

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