“Date le tensioni particolarmente alte sui mercati, il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso un’operazione supplementare di liquidità”. Queste le parole di Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, annunciate nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo.
Il consiglio ha deliberato la reintroduzione dell’asta di rifinanziamento del sistema bancario con scadenza a sei mesi, per importi illimitati. L’asta si terrà nella prossima settimana con scadenza al 1 marzo 2012. “Le operazioni di rifinanziamento – ha spiegato Trichet – saranno indicizzate ai tassi di interesse di riferimento e potrebbero essere prorogate se necessario”.
“Le informazioni giunte nelle ultime settimane hanno confermato che il rialzo dei tassi di interesse operato il mese scorso era necessario” – ha aggiunto Trichet, che ha confermato all’1,50% il costo del denaro nell’area euro, dopo l’aumento da 0,25 punti deciso il mese scorso.
La politica monetaria della Bce, secondo le parole del Presidente, continuerà ad essere accomodante, dato che il ritmo della crescita nell’Eurozona sta decelerando dopo il balzo in avanti del primo trimestre: “Negli ultimi mesi la crescita economica dell’area euro ha rallentato e dovrebbe restare modesta anche nell’immediato futuro. Al pari dell’inflazione che dovrebbe restare nettamente sopra il 2% nei prossimi mesi”.
Su questo scenario continua a incombere una “incertezza particolarmente alta” non solo in Europa ma a livello globale, ha avvertito Trichet. “I rischi di rallentamento della ripresa potrebbero essersi intensificati a cause delle perduranti tensioni in alcuni segmenti dei mercati dell’area euro, così come sono legati agli sviluppi globali e alla possibilità che queste pressioni si trasmettano all’economia reale”.
La Banca centrale europea rilancia i suoi pressanti appelli al risanamento dei conti pubblici: “In diversi paesi – ha affermato il Presidente – è necessaria l’individuazione e l’adozione di misure supplementari per rafforzare l’aggiustamento dei bilanci”.
Riguardo al nostro Paese Trichet ha dichiarato: “Si vede che i tassi di crescita economica degli ultimi anni non corrispondono al potenziale che l’Italia avrebbe, tenuto conto delle sue notevoli risorse umane e a livello di imprese. Le riforme strutturali sull’economia – ha concluso – sono molto importanti ed urgenti per l’Italia come per tutti i paesi dell’area euro”.
In seguito all’intervento di Trichet, il differenziale tra i Btp italiani e Bund tedeschi è sceso a 357 punti base, dopo che oggi aveva raggiunto il valore massimo a 379.