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Trenord, Trenitalia chiede 1% della quota Fnm: in cambio investirà 1,6 miliardi

Trenitalia ha inviato nei giorni scorsi una proposta alla Regione Lombardia che prevede il prestito di una quota pari all’1% detenuta dalla Regione in Trenord tramite Fnm, in cambio dell’impegno di Trenitalia a farsi carico di investimenti per 161 treni nuovi.

Trenord, Trenitalia chiede 1% della quota Fnm: in cambio investirà 1,6 miliardi

Trenitalia all’assalto di Trenord. Attualmente la società di trasporti ferroviari lombardi è controllata esattamente a metà da Trenitalia, che fa capo a Fs, e Ferrovie Nord Milano, società quotata in Borsa ma saldamente controllata dalla Regione Lombardia, che ne detiene il 57,5% (mentre la stessa Fs ne detiene un 14,7%). Il controllo perfettamente paritario, però, come sottolineato anche oggi dall’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono, “non funziona” e dunque ecco che la società nazionale ha inviato nei giorni scorsi una proposta alla Regione Lombardia che prevede il prestito di una quota pari all’1% detenuta dalla Regione in Trenord tramite FNM, in cambio dell’impegno di Trenitalia a farsi carico di investimenti per 1,6 miliardi per 161 nuovi treni.

La proposta è stata annunciata alla stampa dall’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono: “Ci aspettiamo una risposta entro qualche settimana”, ha detto Iacono sottolineando i vantaggi della proposta per i pendolari, che rappresentano il 90% della clientela del gruppo. Se la proposta verrà accettata, Trenitalia si farà dunque carico degli investimenti per 1,6 miliardi in realtà già stanziati dalla Regione (che ogni anno, a parte gli interventi straordinari, sborsa 420 milioni per il contratto di servizio) per 161 nuovi convogli. Il piano di Iacono prevede che i treni inizino ad arrivare sulle rotaie lombarde già entro la seconda metà del 2019, con l’ultima consegna entro il 2022, tre anni prima del crono programma del Pirellone. La durata del prestito della quota societaria, che consentirà in questo periodo a Trenitalia di essere in maggioranza, non è stata ancora definita e sarà oggetto di trattativa fra le parti.

Il piano di Trenitalia va in realtà ben oltre il rinnovamento del parco treni. Quello rimane una priorità, soprattutto dopo l’incidente di Pioltello dello scorso gennaio, ma ci sono anche un obiettivo di consolidamento finanziario e uno strategico, che riguarda il sempre più capillare processo di integrazione che Fs sta portando avanti nel trasporto locale in tutta Italia, con partecipazioni in treni, bus e anche metropolitane. Proprio Milano ne è un esempio: le Ferrovie hanno recentemente acquistato il 36,5% della Metro 5.

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