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Tre regioni rosse, nove arancioni: cosa cambia da domenica

L’indice Rt nazionale sale a 1,09. Cabina di regia: “Livello generale di rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile” – Tutti i cambiamenti e le regole dal 17 gennaio

Tre regioni rosse, nove arancioni: cosa cambia da domenica

A partire da domenica 17 gennaio Lombardia, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano diventeranno zona rossa. Altre 9 regioni saranno aerea arancione. Queste le disposizioni contenute nell’ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà nelle prossime ore. Le decisioni si basano sulle indicazioni che la Cabina di Regia ha fornito al ministero questa mattina.

I tecnici fanno sapere che l’indice Rt nazionale è pari a 1,09. “Questa settimana – si legge nel monitoraggio si mantiene un livello generale di rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un continuo aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni e Province”.

LA ZONA ROSSA 

Come detto, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia saranno rosse. La Lombardia ha un Rt di 1,38, la Provincia di Bolzano di 1,4. La Sicilia invece ha un Rt pari a 1,14, livello che farebbe rientrare l’isola in fascia arancione, ma l’inasprimento è stato richiesto direttamente dal presidente, Nello Musumeci. 

In zona rossa è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro. Bar e ristoranti rimarranno chiusi, consentiti l’asporto fino alle 18 e le consegne a domicilio senza restrizioni di orario. 

Chiusi anche musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo.

Per quanto riguarda la scuola: gli studenti di seconda e terza media e delle superiori dovranno continuare con la didattica a distanza, mentre le lezioni in presenza sono previste per la scuola dell’infanzia, per le scuole elementari e per le prime medie. 

Sono sospese tutte le competizioni sportive. Mezzi di trasporto pieni al 50%. 

LE NOVE REGIONI ARANCIONI

Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta diventano zona arancione. Stessa fascia anche per Calabria, Emilia-Romagna e Veneto, che erano già state inserite in zona arancione la settimana scorsa. 

In zona arancione, gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. Prevista un’eccezione per chi vive in un piccolo Comune con meno di 5mila abitanti: ci si potrà spostare entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune, con il divieto però di recarsi in capoluoghi di provincia. Ok alle visite, ma con il limite massimo di due persone (esclusi gli under 14) e di una sola volta al giorno.

Chiusi bar e ristoranti. Non ci saranno restrizioni per le consegne a domicilio, mentre l’asporto sarà consentito solo fino alle 18.

I negozi potranno restare aperti fino alle 21, ma i centri commerciali dovranno rimanere chiusi nei weekend. Chiusi anche musei cinema, teatri, palestre e piscine. 

LE REGIONI GIALLE 

Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento, Sardegna e Toscana restano in fascia gialla. 

Ricordiamo che anche per le zone gialle sono vietati gli spostamenti tra regioni. Impianti da sci resteranno chiusi fino al 15 febbraio, palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo. Potranno invece riaprire i musei. I negozi possono alzare le saracinesche, così come bar e ristoranti che però dovranno chiudere alle 18. Previsto il coprifuoco dalle 22 alle 5. Anche nelle regioni comprese in fascia gialla lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone.

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