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Transizione demografica e over 65 in aumento, perché il nostro welfare non funziona più: Intesa a supporto di senior e caregiver

In Italia, nel 2050, le persone sopra i 65 anni rappresenteranno il 35% della società, con un corrispondente aumento del numero delle persone che si prendono cura di questa fascia di popolazione. Il nuovo approccio di Intesa

Transizione demografica e over 65 in aumento, perché il nostro welfare non funziona più: Intesa a supporto di senior e caregiver

In Italia, nel 2050, le persone sopra i 65 anni rappresenteranno il 35% della società, con un corrispondente aumento del numero delle persone che si prendono cura di questa fascia di popolazione (caregiver). Ciò significa che la cosiddetta “transizione demografica” porterà ad un grande cambiamento che attraverserà tutto il mondo. Per fronteggiare le trasformazioni sociali ed economiche del Paese, Intesa Sanpaolo si dice pronta ad offrire supporto ai “bisogni immediati e futuri”. A scattare le fotografia dell’evoluzione demografica è una ricerca realizzata da Alessandro Rosina, docente di Demografia e statistica sociale alla facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano, e presentata nel corso dell’evento “Caregiver, mutamenti demografici e nuove esigenze di tutela in una società in cambiamento”, organizzato da Intesa Sanpaolo e svoltosi oggi, lunedì 18 marzo, presso lo spazio eventi del grattacielo Gioia 22.

“Noi abbiamo costruito il nostro sistema di welfare sociale negli anni ’50 quando eravamo in una fase di crescita e con tantissimi giovani. Adesso quel modello di welfare non può più funzionare”, afferma il docente universitario. “Dobbiamo prepararci – aggiunge – al 2050 con una elevata popolazione di sessantacinquenni. E dobbiamo fare in modo di far vivere bene quella popolazione”.

Gli studenti del Master in giornalismo Walter Tobagi, Costanza Oliva e Matteo Negri, dal canto loro hanno analizzato la figura dei caregiver. È un “tema che riguarda tutti. Si tratta di un esercito operoso, silenzioso e responsabile”, affermano.

Il gruppo Intesa Sanpaolo già da diversi anni è “attivo sul tema della longevità, per offrire azioni concrete che rispondano alle continue trasformazioni sociali ed economiche del Paese”, afferma Nicola Fioravanti, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Vita e responsabile della divisone Insurance di Intesa Sanpaolo. Nel corso dell’evento, moderato da Claudio Lindner, vicedirettore del master in giornalismo Walter Tobagi, è emerso come il modello di bancassicurazione favorisca un approccio complessivo per affrontare queste tematiche. L’Italia è il Paese “meno assicurato d’Europa. Noi abbiamo coperture completamente nuove e cerchiamo di spiegare ai clienti perché questi prodotti sono utili per loro e i caregiver”, spiega Alessandro Scarfò, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Assicura. Il manager ha presentato il nuovo approccio del gruppo nell’offrire ai clienti non soltanto prodotti bancari e assicurativi, ma anche servizi, come Spazioxnoi a Milano, un luogo fisico dedicato ai senior e al loro benessere.

Una banca come Intesa Sanpaolo deve “intercettare per tempo e esigenze dei clienti. Siamo stati tutti giovani prima di diventare senior. Quindi sarebbe parziale dedicarsi solo ad una di queste figure”, evidenzia Tiziana Lamberti, responsabile sales & marketing wealth management & protection Intesa Sanpaolo. 

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