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Totti, addio commosso: la Roma è seconda

Tutto l’Olimpico in lacrime a salutare l’addio al calcio di una leggenda come Francesco Totti (“Ho paura e ho bisogno di voi”) che regala ai giallorossi la definitiva conquista del secondo posto in classifica e l’ingresso in Champions davanti al Napoli di Sarri

Totti, addio commosso: la Roma è seconda

La grande festa è salva. La Roma vince contro il Genoa e ottiene così il secondo posto in classifica, l’ultimo utile per entrare in Champions League dalla porta principale. L’addio di Totti, in campo dall’8 del secondo tempo, evita così di trasformarsi in un giorno da dimenticare e può invece essere associato a un risultato importantissimo, per non dire fondamentale nella programmazione della prossima stagione.

Battere il Genoa però non è stato facile come si pensava alla vigilia, anzi il pomeriggio dell’Olimpico è stato vissuto a lungo sul filo del rasoio, con i rossoblu di Juric a fare da guastafeste e il Napoli di Sarri a sperare nel sorpasso fino alla fine. Il gol di Perotti a tempo pressoché scaduto invece manda in orbita i giallorossi e lascia l’amaro in bocca agli azzurri, costretti a passare dalle “forche caudine” dei playoff estivi per entrare nella competizione europea più importante.

Partita matta quella dell’Olimpico, con il Genoa subito in vantaggio con il giovane Pellegri (3’, si tratta del primo gol di un 2001 in Serie A) e la Roma a inseguire, lottare, combattere, il tutto in clima di distrazione generale per l’Evento Totti. Il pareggio immediato di Dzeko (10’, decisivo per vincere la classifica cannonieri) sembrava poter rimettere tutto a posto, invece i giallorossi, complici le notizie in arrivo da Marassi, arrancavano nell’incertezza e nell’ansia. Al 36’ Mertens segnava lo 0-1 azzurro, 6’ dopo Insigne raddoppiava: il Napoli, momentaneamente, si trovava in Champions League.

A Genova la girandola di gol proseguiva anche nella ripresa (49’ Hamsik, 51’ Quagliarella, 65’ Callejon, 90’ Alvarez) e si concludeva su un 2-4 in favore degli uomini di Sarri, a Roma invece le cose restavano ferme e questo spaventava non poco i 65mila dell’Olimpico, appena rincuorati dall’ingresso in campo di Totti (53’). Al 73’ De Rossi trovava il 2-1 e faceva esplodere il popolo giallorosso, in quello che sembrava essere uno splendido passaggio di consegne tra il capitano del presente e quello futuro, poi però Lazovic trovava il 2-2 e Roma sprofondava nello sconforto, rivivendo (in piccolo, ci mancherebbe) gli incubi della famosa partita col Lecce di oltre 30 anni fa.

Ma a tempo praticamente scaduto arrivava il 3-2 di Perotti e i giallorossi sorpassavano così Genoa e Napoli in un colpo solo, regalando a Totti una giornata da ricordare e a loro stessi un senso alla stagione appena conclusa.

“È un grande traguardo, un risultato eccezionale – il commento di Spalletti – Faccio i complimenti al Genoa perché ha giocato una grande partita ma ci godiamo il risultato. Totti? E’ stata una giornata molto toccante, era impossibile non farsi coinvolgere dall’emozione generale”.

“È arrivato il momento e devo dire grazie a tutti voi – le parole del Pupone sul prato dell’Olimpico – Non sono pronto per dire basta, forse non lo sarò mai, questa volte però è finita davvero, mi levo la maglia per l’ultima volta. Orgoglioso e felice di avervi dato quello che potevo. Vi amo”.

La storia con la Roma è ufficialmente finita, perlomeno in campo: perché il futuro non è ancora scritto e Francesco potrebbe comunque restare, seppure in altre vesti.

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