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Tim: Kkr chiede proroga per Sparkle, Labriola punta a 800 milioni, la rete all’esame golden power

Kkr ha chiesto tempo fino a fine gennaio per approfondire le attività di due diligenze – Il cda di Tim deciderà il 14 dicembre – Operazione Netco notificata all’ufficio golden power

Tim: Kkr chiede proroga per Sparkle, Labriola punta a 800 milioni, la rete all’esame golden power

Si allungano i tempi per la cessione di Sparkle, la società la società dei cavi sottomarini posseduta da Tim. Scadeva ieri, lunedì 5 dicembre, il termine non vincolante per la due diligence. In serata però Kkr, tramite il veicolo Optics Bidco, ha confermato il proprio interesse alla prosecuzione delle trattative per l’acquisto della società, ma ha chiesto un’ ampia proroga della scadenza allo scopo di “poter approfondire fino alla fine di gennaio 2024 le attività di due diligence”, in modo da poter disporre di tutte le informazioni necessarie per formulare un’offerta finale.  

La richiesta – fa sapere Tim in una nota – verrà sottoposta all’esame del Consiglio di Amministrazione di Tim programmato per il prossimo 14 dicembre, che verrà aggiornato sull’andamento delle interlocuzioni in proposito intervenute con Kkr.

Sparkle: Tim pensa a una valutazione di 800 milioni 

In questo contesto occorre ricordare che il 6 novembre scorso il cda di Tim che aveva approvato l’offerta di Kkr per Netco aveva al contempo ritenuto insoddisfacente la proposta su Sparkle, dando mandato al ceo Pietro Labriola di verificare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine era stato esteso appunto fino a lunedì 5 dicembre.

Sebbene, grazie alla vendita della rete, Tim abbia già raggiunto i suoi obiettivi di deleverage anche senza la cessione di Sparkle, il punto principale riguarda quello della valutazione dell’asset. Secondo indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, l’obiettivo sarebbe stato quello di arrivare a una valutazione di 1 miliardo di euro. Una cifra oggi considerata troppo elevata, tanto che potrebbe essere ritenuta “valida” un’offerta pari a 600-800 milioni di euro. 

La rete e il golden power

Oltre ad esprimersi sulla richiesta di proroga arrivata da Kkr per Sparkle, il cda del 14 sarà anche aggiornato sull’andamento delle interlocuzioni avute con Kkr sulla rete. 

Nei giorni scorsi, secondo MF – Milano Finanza, l’operazione su Netco sarebbe stata notificata all’ufficio “golden power” di Palazzo Chigi. Per ottenere un responso si dovrà attendere qualche mese, ma sono in pochi ad aspettarsi sorprese. 
La rete è e rimane un asset strategico, ma l’intesa firmata dal Mef e da Kkr lo scorso 10 agosto dovrebbe bastare a mettere al sicuro l’operazione. Il Memorandum of understanding prevede prevede un’offerta vincolante per l’acquisto di Netco (la società di Tim che comprende la rete e Sparkle) da parte del fondo americano di private equity che rileverà il 67% ma, stabilisce anche l’ingresso del Tesoro in Netco con una quota del 20%. Non solo: l’accordo regola anche i rapporti tra le parti, stabilendo “un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche”. Prescrizioni che dovrebbero essere messe nero su bianco. tramite il golden power.

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