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Tim e Infratel: intesa sulla banda ultralarga in 8 Regioni

L’intesa consentirà di “accendere” tutte le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzata da Infratel in 8 Regioni, coinvolgendo 600 comuni

Tim e Infratel: intesa sulla banda ultralarga in 8 Regioni

Tim e Infratel hanno firmato un’intesa che permetterà all’azienda guidata da Luigi Gubitosi di “accendere” le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzata da Infratel in 8 Regioni (Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Marche). In totale si tratta di circa 600 Comuni oggetto dell’intervento con il modello diretto.

L’accordo consentirà di accelerare lo sviluppo delle reti ultrabroadband nelle aree “a fallimento di mercato” non oggetto in passato di bandi, realizzando “un programma di attività, da condividere con le Regioni ed i Comuni interessati dall’intervento, predisponendo una road map di attivazioni da parte di TIM conseguenti alla consegna della fibra ottica da parte di Infratel e contraddistinta da date certe riguardo l’attivazione dei servizi ai cittadini, alla pubblica amministrazione ed alle aziende di quei territori”, spiegano le due società in una nota.

In base a quanto previsto inoltre, Tim acquisterà infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel e le utilizzerà per portare la banda ultralarga nei comuni individuati dal progetto.

“L’accordo – specifica la nota – si basa su diritti d’uso quindicennali e si inserisce nell’ambito del “Contratto Quadro per la concessione dei diritti d’uso su fibra ottica e per la fornitura dei servizi accessori” siglato tra TIM e Infratel nel novembre del 2018”.

“Il MiSE esprime soddisfazione per la firma di un accordo che permette l’attivazione dei servizi di banda ultralarga da parte di un operatore, laddove è stata posta la fibra pubblica finanziata interamente dallo Stato. Cittadini e imprese potranno godere dei benefici dell’alta velocità. L’intervento, che riguarda più di 1 milione di residenti nei 600 Comuni, risolve un’annosa situazione”, ha dichiarato Marco Bellezza, Consigliere giuridico per le comunicazioni e l’innovazione digitale del Ministro Luigi Di Maio.

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