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Tim, cresce la sfida: il Fondo Elliott sale al 9,4%

Il fondo americano ha comunicato a sorpresa di avere alzato la sua posizione visti i prezzi di saldo a cui è quotato il gruppo telefonico. Balzo del titolo già ben avviato dopo l’intervista di Luigi Gubitosi favorevole ad un’integrazione con Open Fiber sulle reti di accesso

Tim, cresce la sfida: il Fondo Elliott sale al 9,4%

Tim sale vigorosamente in Borsa dopo che il Fondo Elliot ha portato la sua quota di capitale al 9,4% dal precedente 8,8%, secondo una nota depositata presso la Securities and Exchange Commission statunitense. Elliott ha dichiarato che Tim è sottovalutata e che la compagnia telefonica rappresenta un investimento interessante. In scia alla notizia, intorno alle 12:30, il titolo Telecom Italia è balzato in vetta al Ftse Mib (-0,4%) con un rialzo del 5,4 per cento.  Poco dopo le 13 il balzo raggiunge +6,3%. Secondo fonti vicine alla vicenda Elliott potrebbe acquistare ulteriori azioni.

La giornata borsistica si era avviata positivamente per Telecom Italia ma con quotazioni in modesto rialzo rispetto al giorno precedente, sulla scorta dell’intervista rilasciata dall’Ad Luigi Gubitosi al Corriere della Sera nella quale il manager si dichiara favorevole ad aprire un tavolo con Open Fiber per valutare approfonditamente le possibilità di integrazione: cominciando dagli accordi commerciali per poi arrivare alla combinazione delle reti. Soprattutto, Gubitosi ha posto l’accento sulla necessità di imboccare soluzioni industriali per un settore strategico come quello delle comunicazioni.

Ma la novità della crescita di Elliott nel capitale ha dato lo sprint al titolo. Capita infatti in piena guerra tra i due azionisti – Vivendi quello di maggioranza – che si contendono aspramente il controllo sulla gestione in vista dell’assemblea dei soci convocata per il 29 marzo. Il 21 febbraio è convocato il Cda Tim nel corso del quale l’Ad Gubitosi presenterà le nuove linee guida di gestione.

E la tensione non si allenta, nonostante le parole concilianti di Gubitosi secondo il quale la conflittualità tra gli azionisti si supera “creando valore e questo si può fare portando Tim al centro del sistema italiano delle telecomunicazioni”. Rapida la replica – a distanza – del fondo Elliott:  “Ci sono diversi percorsi per aumentare il valore per gli azionisti tra i quali, solo a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la separazione della rete di accesso alla rete fissa (NetCo) e la valutazione delle opzioni di consolidamento del mercato, nonché la conversione delle azioni di risparmio”. I rappresentanti del fondo americano mettono le mani avanti: “Qualsiasi cambiamento nella composizione del consiglio in questo momento pregiudicherebbe l’esecuzione e il portare a compimento i previsti piani di creazione di valore”.

Aggiornato alle 13:29 di giovedì 31 gennaio 2018

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