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Tim brilla in Borsa: la rete unica è più vicina

L’apertura del Governo al fondo americano Kkr sembra spianare la strada all’accordo con Open Fiber sulla rete unica – Intanto, sulle Borse europee prevale l’incertezza legata agli sviluppi della pandemia

Tim brilla in Borsa: la rete unica è più vicina

Dopo i rialzi dell’inizio della settimana, le Borse europee iniziano la seduta di mercoledì all’insegna della timidezza. A circa un’ora dall’apertura, Milano (che nelle prime battute cedeva mezzo punto) fa segnare +0,16%. Poco meglio Francoforte (+0,28%), mentre Parigi e Madrid sono piatte. Fuori dall’Eurozona, Londra viaggia in ribasso dello 0,25%.

Chiusura contrastata anche per i listini americani: Dow Jones -0,47%, S&P 500 +0,07%, Nasdaq +0,27%. Hanno pesato gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori, scesa ad agosto a 84,8 punti, nuovo minimo dovuto alle conseguenze economiche della pandemia.

Stesso spartito a Tokyo, dove l’indice Nikkei ha chiuso a -0,03% e il Topix a -0,17%. Nel resto dell’Asia, Seoul +0,06%, Shanghai -0,97% e Shenzhen -1,49%. In controtendenza Taiwan: +0,38%.

I mercati valutano con attenzione le notizie sul disgelo commerciale fra Usa e Cina (Pechino ha assicurato che si atterrà all’a fase uno dell’accordo raggiunto a gennaio), oltre naturalmente agli ultimi sviluppi della pandemia.

Martedì, negli Stati Uniti, il bilancio delle vittime del Covid-19 è salito oltre quota 177mila. Intanto, gli esperti dell’Oms continuano a mettere in discussione le affermazioni sull’uso del plasma come trattamento per i pazienti affetti dal coronavirus. Lo stesso numero uno dell’Autorità farmaceutica americana, Stephen Hahn, ha riconosciuto di aver detto alcune imprecisioni in merito a uno studio secondo cui il plasma porterebbe un miglioramento del 35% nella sopravvivenza.

D’altra parte, l’Oms ha parlato anche di un rallentamento della pandemia a livello mondiale: nella settimana conclusa il 23 agosto si sono registrati 1,7 milioni di nuovi casi, un dato in calo del 5% rispetto alla settimana precedente, mentre i decessi sono scesi del 12%, a quota 39mila.

Per quanto riguarda i singoli titoli del Ftse Mib titoli, il rialzo migliore è quello di Tim (+3,6%): l’apertura del Governo al fondo americano Kkr sembra spianare la strada all’accordo con Open Fiber sulla rete unica. Bene anche Banca Mediolanum (+1,29%), Unipol (+1,16%) e Mediobanca (+1,08%). In coda al listino, invece, figurano Hera (-1,09%), Terna (-0,94%), Prysmian (-0,9%) e Snam (-0,45%).

Petrolio poco mosso, in attesa dei dati sulle scorte americane e mentre l’uragano Laura guadagna forza nel Golfo del Messico e viaggia verso le coste di Texas e Louisiana: il Wti scadenza ottobre sale dello 0,1%, a 43,36 dollari il barile, mentre il Brent con la stessa scadenza si apprezza dello 0,33%, a 46,01 dollari.

Sul versante valutario, l’euro è poco mosso, a 1,1819 dollari (1,1814 alla chiusura di ieri) e a 125,652 yen (da 125,67). Il biglietto verde, invece, vale 106,329yen.

Lo spread fra Btp e Bund si attesta a 150 punti, in calo di due punti base rispetto alla chiusura di martedì.

Infine, le quotazioni dell’oro viaggiano in ribasso dello 0,74%, a 1914.12 dollari l’oncia.

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