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TikTok, Antitrust: sanzione da 10 milioni di euro per pratica scorretta. Nuova tegola dopo rischio messa al bando negli Usa

Secondo l’Autorità TikTok non controllerebbe a dovere i contenuti che circolano sulla piattaforma, soprattutto quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili. Rischio divieto negli Usa, l’avvertimento dell’azienda cinese: “Così a rischio 300 mila posti di lavoro”

TikTok, Antitrust: sanzione da 10 milioni di euro per pratica scorretta. Nuova tegola dopo rischio messa al bando negli Usa

“Inadeguati controlli sui minori”. Un’altra tegola su TikTok dopo il voto alla Camera Usa che punta a vietare l’utilizzo della piattaforma negli Stati Uniti: una legge che il presidente americano Joe Biden ha già detto di sostenere in pieno. Di oggi, infatti, è la notizia che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro in solido a tre società del gruppo Bytedance Ltd, ovvero l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies Uk Limited e l’italiana TikTok Italy Srl. L’accusa? Pratica commerciale scorretta. Di fatto, secondo l’Autorità TikTok non controllerebbe a dovere i contenuti che circolano sulla piattaforma, soprattutto quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili.

TikTok, le accuse dell’Autorità

L’attività istruttoria ha consentito di accertare la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti – come quelli relativi alla challenge “cicatrice francese” – suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili. Inoltre, TikTok non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le “Linee guida” di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio “sicuro”. Le “Linee guida” vengono infatti applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo.

Infine, i contenuti – pur essendo potenzialmente pericolosi – sono diffusi tramite un “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma.

TikTok, l’azienda cinese promette battaglia

Intanto, il Ceo di TikTok, Shou Chew, minaccia battaglia. Promette “tutto il possibile” per difendere la piattaforma dopo che ieri la Camera Usa ha approvato una legge che potrebbe vietare TikTok, di proprietà della cinese ByteDance. Secondo Shou, che ha fatto sentire la sua voce con un video diffuso nelle ultime ore, la legge “darà maggiore potere a un piccolo gruppo di altre società di social media”. Per il boss di TikTok, che afferma di avere 170 milioni di utenti negli Usa, “metterà a rischio 300.000 posti di lavoro” negli States.

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