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Thailandia, i moti di piazza si estendono e il governo è in bilico

A capo dei dimostranti vi è Suthep Thaugsuban, un membro del parlamento che si è dimesso da ogni carica pubblica per essere libero di capeggiare un movimento extra-parlamentare che ormai cerca di dare la spallata finale al governo.

Thailandia, i moti di piazza si estendono e il governo è in bilico

La situazione in Thailandia si sta incattivendo e i moti di piazza, volti a rovesciare il governo di Yingluck Shinawatra (sorella del ‘Berlusconi thailandese’ Thaksin, ex primo ministro e da tempo in esilio ‘alla Craxi’, dopo esser stato condannato per corruzione) stanno crescendo giorno dopo giorno. A capo dei dimostranti vi è Suthep Thaugsuban, un membro del parlamento che si è dimesso da ogni carica pubblica per essere libero di capeggiare un movimento extra-parlamentare che ormai cerca di dare la spallata finale al governo. 

Yingluck ha fatto due passi falsi: una legge di amnistia, che avrebbe permesso al fratello di tornare in Thailandia, è stata approvata alla Camera ma respinta dal Senato. Ed è stato dichiarato incostituzionale un progetto di legge che intendeva rendere il Senato pienamente elettivo (oggi la metà più 2 dei membri sono eletti e gli altri sono scelti nella società civile da un apposito comitato).

Il tribunale ha emesso un mandato di arresto per Suthep, che non ha potuto tuttavia essere eseguito perché i militanti lo proteggono e le auto della polizia non possono entrare nelle aree formicolanti di dimostranti. Intanto l’economia sta rallentando, e gli investimenti esteri sono in pericolo, malgrado la BMW abbia deciso di produrre le sue moto in Thailandia (già vi produce le berline e le Mini). La Banca centrale ha abbassato i tassi di interesse dal 2,50 al 2,25%.


Allegati: Bangkok Post

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