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Telecom, Bernabè: “Vogliamo portare avanti lo scorporo”

Bernabè si è detto “molto ottimista che la fase di verifica si concluda rapidamente. Crediamo nel progetto e lo vogliamo portare avanti. C’è la disponibilità ad accelerare. Per la sua complessità il progetto richiede una condivisione profonda da parte del Parlamento, del governo e delle autorità.”

Telecom, Bernabè: “Vogliamo portare avanti lo scorporo”

Telecom Italia crede fermamente nel progetto di scorporo della rete e vuole portarlo avanti. Lo ha assicurato il presidente esecutivo della società, Franco Bernabè, a margine di un’audizione alla Camera dopo la decisione del Cda di congelare il piano di separazione della rete. La scelta ha fatto crollare il titolo in Borsa della società, che all’inizio del pomeriggio perde oltre tre punti. 

Bernabè si è detto “molto ottimista che la fase di verifica della coerenza, del contenuto del percorso regolatorio, con le assunzioni alla base del nostro progetto, possa concludersi in tempi ragionevolmente rapidi. Già a fine luglio contiamo di avere elementi importanti di valutazione. Crediamo nel progetto e lo vogliamo portare avanti. C’è la disponibilità ad accelerare“.

Il presidente di Telecom ha poi sottolineato che il progetto di scorporo della rete ha fatto “riferimento a un quadro europeo, ma abbiamo bisogno di certezze”. La separazione della rete di accesso “è una scelta opportuna, coraggiosa e lungimirante – ha aggiunto Bernabè in commissione – che creerà valore per la società e i suoi azionisti e sulla base di un’evoluzione del quadro regolamentare coerente con i nuovi orientamenti comunitari consentirà di accelerare significativamente lo sviluppo tecnologico del nostro Paese, con enormi benefici per i consumatori e le imprese”. 

Ma non si tratta di “un progetto semplice” e proprio “per la sua complessità richiede una condivisione profonda da parte del Parlamento, del governo e delle autorità. Spetta al Parlamento e al governo definire e attuare interventi di politica industriale in grado di rilanciare il settore, spetta invece all’Autorità di settore definire un quadro di regole che assicuri una adeguata stabilità dei prezzi dell’accesso in rame e una flessibilità dei prezzi dell’accesso in fibra, in linea con i principi della raccomandazione ‘Kroes’ orientati proprio a favorire il conseguimento degli obiettivi 2020 dell’Agenda digitale”.

In ogni caso, lo scorporo “non riguarda una bad company – ha precisato Bernabè –. Al contrario, la società è dotata di risorse molto importanti e in prospettiva di una redditività per accelerare gli investimenti”. Con lo scorporo delle infrastrutture passive “Telecom – ha concluso il Presidente di Telecom – si assesterà sugli stessi punti di rete su cui si assesteranno gli olo”.

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