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Tasi: scadenze verso rinvio, aliquote massime in rialzo al 3,5 per mille

Il Governo presenterà un emendamento al dl Imu-Bankitalia che darà la possibilità ai sindaci di gestire in maniera flessibile le aliquote massime sulla Tasi dal 2,5 al 3,5 per mille – Quanto alle scadenze, potrebbe essere rinviato tutto alla seconda parte dell’anno.

Tasi: scadenze verso rinvio, aliquote massime in rialzo al 3,5 per mille

Slittamento delle scadenze e aumento delle aliquote. Queste le ultime novità in arrivo per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni in vigore da quest’anno. 

Mercoledì approda in Aula al Senato il dl Imu-Bankitalia, ed è ormai certo che il Governo presenterà un emendamento che darà la possibilità ai sindaci di gestire in maniera flessibile le aliquote massime sull’Imu (per gli immobili su cui ancora si calcola, ossia quelli diversi dalla prima casa) e sulla Tasi: dal 2,5 per mille al 3,5 per mille per le prime case e all’11,6 per mille per gli altri immobili. I Comuni potranno utilizzare le risorse aggiuntive così ottenute per le detrazioni in favore delle famiglie numerose o svantaggiate.

Quanto al calendario, la legge di Stabilità prevede che sulla Tasi siano i Comuni a stabilire il numero delle rate e le relative scadenze. Per questa ragione l’Esecutivo potrebbe decidere di rimandare tutto alla seconda parte dell’anno, evitando così di produrre immediatamente ulteriore caos fiscale.

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