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Tartufo Bianco di Alba: due mesi di Fiera e grandi chef in digitale

Fitto calendario di appuntamenti per celebrare un’eccellenza mondiale della gastronomia delle Langhe, Monferrato e Roero, che attira appassionati da tutto il mondo. Rigoroso sistema di controlli per garantire l’autenticità degli acquisti del prezioso tubero.

Tartufo Bianco di Alba: due mesi di Fiera e grandi chef in digitale

ULTIMA ORA: Anche la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba si è dovuta adeguare alla nuova emergenza Covid. la kermesse albese prosegue esclusivamente in versione in digitale, dando spazio alle degustazioni in streaming proposte dall’Alba Digital Truffle Lab e Langhe Digital Wine Lab.

Amato fin dai tempi dei Sumeri, e poi dai greci, dai romani (per Plurtarco era un prodotto così straordinario e sovrannaturale che poteva nascere solo dalla combinazione dell’acqua, del caldo e dei fulmini), considerato in Asia “cibo degli Dei”, sempre presente a nobilitare le tavole delle corti europee nel ‘700, definito da Gioacchino Rossini, noto buongustaio, il “Mozart dei funghi”, considerato fonte di ispirazione da Lord Byron che ne teneva uno sempre sulla sua scrivania, il tartufo ha attraversato la storia gastronomica mondiale elargendo sapori, profumi e intense atmosfere all’esercito dei suoi estimatori.

Il cuneese è stato da tempi immemorabili terra di tartufi pregiati, e quando nel 1780 a Milano venne pubblicato il primo libro sul Tartufo Bianco d’Alba, venne conseguente denominarlo Tuber magnatum Pico. Il termine Magnatum stava ad indicare l’aristocrazia del prodotto riservato ai magnati, ai ceti elevati della popolazione, mentre quello di Pico era doveroso tributo a Vittorio Pico, medico torinese che si era dedicato alla sua classificazione.

Alba, città Creativa Unesco per la gastronomia, è stata la prima città in Italia a comprendere le potenzialità del suo prezioso tubero e a dedicargli una fiera, che attira visitatori e appassionati da tutto il mondo, che celebra quest’anno il suo 90 anniversario. L’amministrazione ha fatto le cose in grande per celebrare il suo prodotto d’eccellenza.

Fulcro della Fiera Internazionale è il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, ospitato nel Cortile della Maddalena, ex chiostro benedettino ora acquisito per le grandi manifestazioni cittadine e sede storica per la Fiera del tartufo bianco. Nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, applicando misure di contingentamento, un allestimento di 2.000 mq, con una soluzione a cielo aperto, garantirà un adeguato distanziamento, offrendo al contempo la fruibilità degli spazi anche in caso di maltempo.

Come avviene da 90 a questa parte il Mercato Mondiale consentirà di scoprire lo straordinario patrimonio tartufigeno di Langhe, Monferrato e Roero e acquistare i più pregiati esemplari di Tubermagnatum Pico con qualità controllata e garantita. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba applica, infatti, un rigoroso protocollo di selezione del prodotto fresco in vendita. Ogni anno il Comune di Alba nomina una commissione composta da esperti che redige un regolamento per normare la vendita del Tartufo cui tutti i venditori presenti alla Fiera (i“trifulau”, in piemontese, ovvero i “cercatori”, ma anche i commercianti) devono attenersi. E così ogni giorno, prima dell’apertura del Mercato Mondiale del Tartufo, i venditori presentano i propri tartufi ai giudici della Commissione Qualità, i quali eseguono un’accurata analisi sensoriale selezionando soltanto i prodotti idonei alla vendita che, a quel punto, vengono contati e pesati. Presso la sede del Centro Nazionale Studi Tartufo in piazza Risorgimento, i visitatori potranno ricevere consigli sulla conservazione e sul consumo dei tartufi.

All’interno del Cortile della Maddalena, si terrà poi la rassegna enogastronomica AlbaQualità che, come suggerisce il nome stesso, offre un panorama esaustivo e completo dell’offerta gastronomica e vitivinicola piemontese. Particolare attenzione è posta alle produzioni artigianali del territorio, con prodotti in degustazione e vendita. Un’area specifica è inoltre riservata alla degustazione dei vini di Langhe, Roero e Monferrato proposti all’interno della Grande Enoteca dall’AIS Piemonte, sezione regionale dell’Associazione Italiana Sommelier.

Particolarmente intenso il programma di Alba Truffle Show, una serie di eventi culturali e gastronomici che vedono alternarsi sul palco e ai fornelli grandi chef e cuochi del territorio accomunati dalla passione per il tartufo, la cultura del buon cibo e del buon gusto. Fulcro dell’Alba Truffle Show sono i Foodies Moments, appuntamenti a ingresso esclusivo dedicati ai gourmet in cui scoprire le migliori combinazioni tra la cucina d’eccellenza e il Tartufo Bianco d’Alba. Ogni weekend della Fiera e per l’apertura straordinaria di lunedì 7 e martedì 8 dicembre, alle ore 11.00 e alle ore 18.00, i cooking show permettono di scoprire i segreti dei più quotati chef nazionali e internazionali che, per l’occasione, votano il loro estro a piatti cuciti su misura per l’oro bianco delle Langhe. Ogni cooking show è tradotto in lingua inglese per consentire al pubblico internazionale di partecipare a questa occasione immersiva nel mondo dell’alta cucina. Si alterneranno ai fornelli dell’Alba Truffle Show i più importanti chef nazionali e internazionali, senza tralasciare i cuochi di Langhe, Roero e Monferrato. Ecco quindi Luca Zecchin di “Guido da Costigliole”, Andrea Ribaldone di “Identità Golose Milano”, Christian e Manuel Costardi di “Christian e ManuelRistorante”, Flavio Costa del “Ristorante 21.9”, Pasquale Laera del “Ristorante Borgo Sant’Anna”, FedericoGallo della “Locanda del Pilone”, Paolo Griffa di “Le Petit Royal”, Claudio Vicina del “Ristorante Casa Vicina– Eataly”, Gabriele Boffa del “Relais Sant’Uffizio”, Marc Lanteri del “Ristorante al Castello”, Andrea Larossa del “Ristorante Larossa”, Davide Caranchini del “Ristorante Materia”, Alessandro Negrini e Fabio Pisani del“Ristorante Voce Aimo e Nadia”, Marco Sacco del “Ristorante Piccolo Lago”, Damiano Nigro dell’omonimo ristorante, Stefano Sforza del “Ristorante Opera”, Ugo Alciati di “Guido Ristorante”, Massimiliano Prete di“Sesto Gusto”, Walter Ferretto di “Il cascinale nuovo”, Viviana Varese del “Ristorante VIVA”, Matteo Baronetto del “Ristorante Del Cambio”, Davide Palluda del “Ristorante All’Enoteca”, Alfredo Russo del“Dolce Stil Novo”, Federico Zanasi del “Ristorante Condividere”, Eugenio Boer del “Ristorante Bur”, Michelangelo Mammoliti de “La Madernassa”, Luca Natalini del “Ristorante Al Pont de Ferr”, Lorenzo Cogodel “Ristorante El Coq”, Riccardo Bassetti de “Il Porticciolo”, Francesco Oberto del “Ristorante da Francesco”, Umberto De Martino del “Ristorante Florian Maison”, Massimiliano Musso del “Ristorante Albergo Cà Vittoria”, Massimo Camia dell’omonimo ristorante, Enrico Marmo della “Osteria Arborina” e Marco Stabile dell’“Ora d’Aria”.

Tra le conferme di quest’anno, visto il grande successo riscosso nella passata edizione, si rinnovano in forma ampliati, passando da 3 a 5 appuntamenti, i sabati in calendario con l’Atelier della Pasta Fresca, il laboratorio per apprendere i segreti relativi alla lavorazione di una specialità che è molto più di un alimento: l’antico rito tramandato di generazione in generazione, un tempo momento di festa e convivialità e oggi sinonimo di raffinatezza, rivivrà grazie a “I Tre Chef”, Albagnulot & Co. – curato dagli chef Walter Ferretto, Fulvio Siccardi e Diego Pattarino – e a “Plin”, il celebre “pizzicotto” che dà il nome al laboratorio di pasta fresca di Ugo Alciati. Per chi invece volesse scoprire le caratteristiche organolettiche del Tuber magnatum Pico, l’Alba TruffleShow è anche Analisi Sensoriali del Tartufo. Guidati da un giudice di Analisi Sensoriale del Centro Nazionale Studi Tartufo, una serie di workshop consentirà di svelare tutti i segreti del più celebre fungo al mondo, tra degustazioni olfattive, test e prove pratiche. Un appuntamento speciale per scoprire come si sceglie un tartufo, come se ne distingue la qualità, come lo si conserva e quali sono i modi migliori per consumarlo, così da poterlo apprezzare al meglio.

Il ricco programma della 90ª edizione, è partito questa settimana e si protrarrà fino all’8 dicembre, portando a nove le settimane di apertura al pubblico della manifestazione.

Ma la 90ª edizione della Fiera sposa anche l’innovazione. La sede principale di questo sodalizio sarà il Castello di Roddi, che diviene la sede del “TruffleHub”, la principale novità di questa edizione: grazie all’importante investimento della Regione Piemonte, l’antico castello torna a vivere, proiettato verso il futuro nella veste di hub digitale territoriale. La pertinenza del castello sarà sede dell’Alba Digital Truffle Lab: un’esperienza digitale che, attraverso i Giudici del Tartufo del Centro Nazionale Studi Tartufo, accompagnerà i partecipanti alla scoperta del fungo più pregiato del mondo. Ancora, per gli amanti del vino sarà possibile prendere parte al Langhe Digital Wine Lab, che offrirà degustazioni digitali guidate alla scoperta dei grandi vini piemontesi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Alta Langa DOCG.

Da citare ancora una serie di iniziative che arricchiscono la manifestazione come Albaromatica, kermesse giunta alla 15ª edizione, dedicata alla scoperta di erbe aromatiche e spezie nei loro usi più disparati, all’interno del Salotto dei Gusti e dei Profumi in piazza Risorgimento, con una rappresentanza selezionata di banchi della manifestazione. L’Italia dei Formaggi ospiterà formaggi Dop provenienti da diverse zone d’Italia, e soprattutto un evento che celebra la Nocciola Piemonte i.g.p. Alta Langa altro prodotto celeberrimo del territorio.

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