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Svimez: Mezzogiorno a rischio desertificazione industriale, disoccupazione oltre il 28%

Secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Associazione per lo sviluppo dell’industrializzazione del Mezzogiorno, al Sud crollano gli investimenti (-11,5%) e il tasso di disoccupazione ha superato la soglia del 28% – Svimez: occorre “rilanciare una visione strategica di medio-lungo periodo”, basata su rinnovabili, infrastrutture e riqualificazione urbana

Svimez: Mezzogiorno a rischio desertificazione industriale, disoccupazione oltre il 28%

Una famiglia su quattro è a rischio povertà. Succede nel Mezzogiorno d’Italia, un’area definita “sull’orlo della desertificazione industriale”. La fotografia arriva dall’ultimo rapporto Svimez.

La recessione italiana comincia al Sud. Secondo le stime dell’Associazione per lo sviluppo dell’industrializzazione nel Mezzogiorno, nel 2013 il Pil italiano dovrebbe calare dell’1,8%, quale risultato del -1,6% del Centro-Nord e del -2,5% del Sud.

Nel meridione crollano i consumi (-4,4% contro il -2,9% del settentrione) e, soprattutto, gli investimenti (-11,5% contro il -6,7%). Giù anche il reddito disponibile, -2% al Sud, -1,3% al Centro-Nord, una contrazione preoccupante, poiché si verifica da due anni consecutivi.

Il tasso di disoccupazione effettivo ha raggiunto livelli record nel 2012 superando la soglia del 28%, oltre il doppio di quella del Centro Nord (12%).

La zona grigia del mercato del lavoro continua ad ampliarsi per effetto in particolare dei disoccupati impliciti, di coloro cioè che non hanno effettuato azioni di ricerca nei sei mesi precedenti l’indagine. Considerando questa componente, il tasso di disoccupazione effettivo nel Centro-Nord sfiorerebbe la soglia del 12% (ufficiale: 8%) e al Sud passerebbe dal 17% al 28,4% (era stimato al 22,4% nel 2008).

Nel 2012 il tasso di disoccupazione registrato ufficialmente è stato del 17 % al Sud e dell’8% al Centro-Nord, a testimonianza del permanente squilibrio strutturale del nostro mercato del lavoro. I livelli raggiunti ci riportano indietro di oltre venti anni, agli inizi degli anni 90. In aumento anche la durata della disoccupazione: nel 2012 al Sud il 60% dei disoccupati si trova in questa situazione da più di un anno. Nel Centro-Nord la perdita di posti di lavoro tende a trasformarsi quasi interamente in ricerca di nuovi posti di lavoro; nel Mezzogiorno solo in minima parte diventa effettivamente ricerca di nuova occupazione.

Secondo la Svimez occorre “rilanciare una visione strategica di medio-lungo periodo”, che “veda nella riqualificazione urbana, energie rinnovabili, sviluppo delle aree interne, infrastrutture e logistica i principali drivers dello sviluppo”.

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