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Supercoppa di Pechino, incredibile spy story del Napoli contro la Juve

Rocambolesco spionaggio del Napoli ai danni della Juve che si stava allenando a porte chiuse a Pechino – La scoperta e la dura protesta di Paratici e la comica fuga degli spioni partenopei Concina e Nitti – Psicologicamente il Napoli è favorito mentre la Juve è distratta dalla febbrile attesa delle sentenze di calcioscommesse per Conte, Bonucci e Pepe

Supercoppa di Pechino, incredibile spy story del Napoli contro la Juve

Prima il giallo, poi il legal thriller, adesso la spy story. La finale di Supercoppa Italiana, in programma sabato prossimo a Pechino, continua a regalare colpi di scena in serie. E così dopo le intemperanze di De Laurentiis (che prima ha insistito per giocare in Cina e poi ha cercato di far saltare l’accordo in extremis) e il caos derivato dal processo di Scommessopoli, è arrivato il tentativo (riuscito) di spionaggio del Napoli ai danni della Juventus.

Il “fattaccio” è avvenuto lunedì durante l’allenamento pomeridiano dei bianconeri, che nei piani di Conte doveva svolgersi rigorosamente a porte chiuse. Peccato che nel frattempo in un altro locale dell’Olympic Sport Center Stadium fosse in programma un saggio di judo, che vedeva coinvolti numerosi bambini cinesi, con tanto di genitori festanti al seguito. Un’ottima occasione per Enzo Concina e Claudio Nitti, rispettivamente tattico e osservatore di Walter Mazzarri, che hanno potuto così spiare (e fotografare) l’allenamento dei campioni d’Italia. Un piano quasi perfetto, rovinato in extremis proprio dai troppi flash, che hanno insospettito la security bianconera. Una volta avvertito, Fabio Paratici si è fiondato nella palestra incriminata, mentre Concina e Nitti tentavano una frettolosa e quantomai comica fuga dallo stadio.

Il ds juventino non l’ha presa bene e ha immediatamente telefonato al collega parigrado del Napoli Riccardo Bigon, lamentandosi per l’accaduto. Giudizi a parte (quelli li lasciamo a voi…), l’episodio è sintomatico del nervosismo che si respira in quel di Pechino. Se l’Italia del pallone infatti è distratta da mercato e scommesse, quella cinese vive con trepidazione l’avvicinamento alla Supercoppa, appuntamento che darà il via alla stagione 2012/13. Entrambe le squadre stanno preparando da tempo la partita, ma è chiaro che psicologicamente sembra star meglio il Napoli.

Il match più importante della Juve infatti si giocherà tra oggi e domani, e i protagonisti non saranno i calciatori, bensì giudici e avvocati. Da un momento all’altro sono attese le sentenze di Roma relative al primo grado di giudizio sul calcioscommesse, che potrebbero portare alle squalifiche di Conte, Bonucci e Pepe. Una vicenda che sta notevolmente turbando la società campione d’Italia, come dimostrano le dimissioni di Stellini (il vice di Conte ha patteggiato 2 anni e 6 mesi) e l’assunzione di Giulia Buongiorno nel pool di avvocati difensori. Il Napoli invece non ha di questi problemi e si gode lo strepitoso stato di forma di Goran Pandev (il macedone ha già fatto dimenticare Lavezzi), oltre al ritorno di Cavani, gentile regalo dell’Uruguay olimpica. Mazzarri però sa bene che sottovalutare la Juve sarebbe un suicidio, dunque non vuole lasciare nulla al caso. Perché una Supercoppa conta molto, al punto da tentare spionaggi alla James Bond. O forse, visto il risultato finale, sarebbe meglio dire alla Totò e Peppino.

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