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Strike Debt: una costola di Occupy punta a cancellare i debiti dei cittadini

Strike Debt è una ramificazione di Occupy Wall Street che punta ad acquistare e stracciare i debiti contratti dai cittadini americani – Il gruppo ha già raccolto 129mila dollari, e nuove raccolte fondi saranno tenute a partire da giovedì – Il plauso di Forbes: “Finalmente, un idea di Occupy Wall Street che tutti noi possiamo sostenere”.

Strike Debt: una costola di Occupy punta a cancellare i debiti dei cittadini

Cancella il debito, cantava oltre dieci anni fa Jovanotti a Sanremo. Nel frattempo tante cose sono cambiate, e forse alcuni debitori sono diventati creditori (e viceversa) e sono cambiati i governi e pure il clima, ma i nostri debiti ancora non sono stati rimessi.

“Cosa succederebbe, allora, se potessimo agitare una bacchetta magica e farne scomparire una parte?” La domanda, che sembra assurda ma non lo è, se l’è posta, in America, un gruppo chiamato Strike Debt, ramificazione del movimento Occupy Wall Street

L’idea fondamentale che guida l’azione di questo gruppo, infatti, è quella di provare a comprare i debiti privati dei cittadini, che spesso il creditore vende a prezzi minori a terze parti che possono provare a riscuotere il prestito oppure rivenderlo. Con una differenza, però, rispetto al normale compratore di debiti: il gruppo, infatti, invece di incassarli, intende stracciarli.

Strike Debt è nato in un accampamento di Occupy Wall Street, quando alcuni dei gruppi di protesta hanno iniziato a parlare seriamente del problema dei debiti degli studenti, arrivando poi a formulare un pensiero organico sul ruolo del debito privato in America, che ammonterebbe in totale a 11mila miliardi di dollari.

Il gruppo ha già raccolto 129mila dollari – abbastanza per riscattare prestiti non resi per un valore di 2,5 milioni di dollari – e ha intenzione di organizzare nuove raccolte fondi, a partire da giovedì. Gli eventi prenderanno il nome di Rolling Jubilee, un riferimento alla tradizione biblica di rimettere i debiti negli anni del giubileo.

La vera novità rappresentata da Strike Debt nel panorama delle proteste, è quella di agire all’interno delle regole dei mercati finanziari, al punto tale da meritarsi anche un elogio da parte di Forbes: “Finalmente, un idea di Occupy Wall Street che tutti noi possiamo sostenere”.

I primi acquisti del gruppo saranno debiti di carattere medico, poi si passerà (questa è la speranza) a quelli universitarie e ai debiti della carte di credito. Una bella idea, anche se la strada, visto l’ammontare mostruoso dei debiti dei consumatori americani, sarà lunga e tortuosa.

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