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Stipendi insegnanti, Saccomanni: “Tesoro esegue istruzioni, Carrozza sapeva da dicembre”

Dopo la bagarre sugli stipendi degli insegnanti, il Tesoro fa sapere che “il dicastero guidato dalla Carrozza era stato avvisato lo scorso 9 dicembre della necessità, ai sensi della legge in vigore, di effettuare il prelievo ma non è intervenuto con ulteriori disposizioni. Al che il Mef ha proceduto al calcolo e al recupero delle somme”.

Stipendi insegnanti, Saccomanni: “Tesoro esegue istruzioni, Carrozza sapeva da dicembre”

“C’è stato un problema di comunicazione. Il ministero dell’Economia è un mero esecutore. Aspettavamo istruzioni che non ci sono pervenute”. Lo ha detto il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni, in merito alla bagarre che nelle ultime ore ha agitato le acque del Governo. 

Il caos era scoppiato dopo che il Mef aveva chiesto ai docenti di restituire gli scatti stipendiali percepiti nel 2013 con una trattenuta di 150 euro mensili a partire da gennaio. Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, aveva chiesto a Saccomanni di sospendere la procedura. Via XX Settembre aveva replicato sostenendo che “il recupero delle somme relative agli scatti degli stipendi del personale della scuola” fosse “un atto dovuto da parte dell’amministrazione”, essendo in vigore un provvedimento che estende retroattivamente il blocco degli scatti a tutto il 2013.

“Il dicastero guidato dalla Carrozza – si legge in una nota del Tesoro – era stato avvisato lo scorso 9 dicembre della necessità, ai sensi della legge in vigore, di effettuare il prelievo ma non è intervenuto con ulteriori disposizioni. Al che il Mef ha proceduto al calcolo e al recupero delle somme”.

Il premier Enrico Letta ha chiuso la questione annunciando via Twitter che “gli insegnanti non dovranno restituire 150 euro percepiti nel 2013 a seguito della contorta vicenda sugli scatti derivanti da norme assunte tra il 2010 e il 2013”.

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