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Sting al Bataclan un anno dopo la strage

Il cantante apre parlando in francese il primo concerto nell’anniversario degli attacchi Isis – Ingresso negato ai membri degli Eagles of Death Metal, la band che suonava la sera di un anno fa quando avvenne la mattannza jihadista – Il manager del club: “Non faccio entrare chi ci accusa di connivenza”.

Sting al Bataclan un anno dopo la strage

La musica per sconfiggere la paura e la morte. Ad un anno di distanza dalla strage del 13 novembre riapre il Club Bataclan, lo storico locale parigino teatro di uno degli attacchi dei terroristi jihadisti. Qui morirono oltre 90 persone delle 130 vittime di quella drammatica sera. “Onorare i morti e ricominciare a vivere”: così il cantante Sting dal palco. L’artista ha accettato di tenere un concerto il giorno della riapertura, dopo il rifiuto di tanti cantanti francesi.

Due membri della band americana Eagles Of death metal, che suonava al Bataclan la sera del 13 novembre 2015 quando un commando jihadista fece irruzione uccidendo 90 persone, hanno provato a entrare nel locale ma è stato negato loro l’accesso. “Sono venuti e li ho respinti”, ha detto il condirettore del Bataclan secondo quanto riporta la stampa francese.

Questo sembra legato al fatto che il cantante, del gruppo, Jesse Hughes, accusò alcuni vigilanti della sala di aver abbandonato il proprio posto appositamente per facilitare l’attacco. “Per rispetto generale, e per le vittime e il personale del Bataclan, non li inviterò”, aveva già detto Frutos in un’intervista a France Info.

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