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Spread Btp-Bund in risalita, aspettando la Corte costituzionale tedesca

Ancora una fiammata in apertura per il differenziale italiano, che poi ritraccia ma si mantiene comunque intorno ai 370 punti, sopra la chiusura di ieri – Andamento simile anche per lo spread spagnolo – Borse in rosso – Pesa l’ansia dei mercati per le decisioni in arrivo dalla Corte costituzionale della Germania su Esm e fiscal compact.

Spread Btp-Bund in risalita, aspettando la Corte costituzionale tedesca

L’attesa per gli avvenimenti cruciali  dei prossimi giorni appesantisce lo spread italiano, che ancora una volta registra una fiammata in apertura, tornando a salire fino a quota 377. Nei minuti immediatamente successivi il differenziale di rendimento fra Btp e Bund a 10 anni si è assestato intorno a quota 370, dopo aver chiuso la seduta i ieri a 363. La nuova ampiezza della forbice corrisponde a tassi d’interesse sui nostri decennali pari al 5,244%.   

Andamento simile anche per lo spread spagnolo, che in avvio di scambi vola fino a lambire nuovamente i 430 punti, per poi ritracciare sui 420. Un livello comunque superiore alla chiusura di ieri, quando il differenziale di Madrid si era fermato a 415 punti base. I rendimenti sui Bonos decennali sono al 5.763%. 

Intanto, tutte le principali Borse europee viaggiano in rosso: Milano cede lo 0,8%, peggio di Francoforte (-0,1%), Parigi (-0,4%) e Londra (-0,2%). 

A pesare sui è soprattutto l’ansia dei mercati per le decisioni in arrivo dalla Corte costituzionale della Germania, che domani dovrebbe emettere la sentenza definitiva sulla conformità alla legge tedesca del fiscal compact e dell’Esm, il nuovo fondo salva-Stati europeo.

Secondo Steffen Seibert, portavoce del cancelliere Angela Merkel, il governo di Berlino “è convinto che l’Esm sia in linea con la Costituzione. Aspettiamo mercoledì con un buon feeling, augurandoci che la Corte la pensi allo stesso modo”.

Nonostante l’ottimismo della politica, il dubbio più fondato da parte degli investitori è che la Corte possa rinviare nuovamente la sentenza tanto attesa, facendo slittare  ulteriormente l’attuazione delle riforme decise a Bruxelles. 

Fra gli altri motivi di tensione, le elezioni politiche in Olanda, in agenda sempre per domani. La soluzione più verosimile – per non dire inevitabile – è quella di un Governo di coalizione fra liberali e laburisti, ma il ritrovato slancio del partito socialista rischia di ridisegnare in parte gli equilibri politici nordeuropei.

Grande attesa anche per le mosse della Fed. Giovedì si conclude la riunione del Fomc, l’organo della Federal Reserve che decide in materia di politica monetaria, e il governatore Ben Bernanke dovrebbe annunciare un terzo programma di acquisto di bond in grado di stimolare l’economia. 

Venerdì 14 settembre, infine, si chiude con l’Eurogruppo, dove la Spagna potrebbe rompere gli indugi e presentare la sua richiesta formale di assistenza finanziaria. 

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