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Spread a 313, Piazza Affari è la Borsa peggiore

il Rischio Italia continua ad innervosire il mercato ma pesano anche l’inarrestabile caduta dell’high tech Usa e i riflessi di Brexit che a Londra mandano a picco le banche e la sterlina – Da aprile gli investitori esteri hanno venduto Btp per 65 miliardi – A Piazza Affari crolla Prysmian e accusano forti perdite Moncler, Leonardo e Unipol – In controtendenza Pirelli dopo i conti di ieri.

Il terremoto nel governo May scuote le borse europee che chiudono in calo, anche se Londra, +0,1%, è proprio l’unica che si salva. Piazza Affari archivia un’altra seduta in maglia nera, -0,9%, 18.905 punti, fiaccata dal dialogo fra sordi con l’Unione Europea sulla manovra. Una situazione che pesa sul mercato del debito: lento ma inesorabile sale infatti lo spread fra decennale italiano e tedesco, 313.70 punti, con il rendimento del Btp sempre in area 3,5%. Prosegue anche la fuga dei non residenti dai titoli di Stato tricolori: secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia in agosto gli investitori esteri hanno tagliato altri 15 miliardi e lo stock da aprile è sceso così di 65 miliardi. 

La seduta è negativa per Francoforte, -0,51%: Parigi -0,7%; Madrid -0,25%. Londra si salva e i titoli britannici vanno a ruba (il rendimento del decennale scende all‘1,373%), ma la sterlina va a picco contro le altre principali valute (l’euro si apprezza dell‘1,77% e  il cambio è a 0,8866). Pesano le dimissioni di 4 ministri, a poche ore dal via libera all’intesa sulla Brexit, una situazione che mette a rischio la tenuta dell’esecutivo e che apre scenari di hard Brexit.

Il clima d’incertezza che spira dall’Europa inizialmente agita Wall Street, che apre negativa. In tarda mattinata però i listini cambiano passo, guidati dal Nasdaq e al momento perde quota solo il Dow 30. Poco mosso il cambio euro dollaro, in area 1,13. Ancora in ripresa il petrolio, nonostante il dato sulle scorte settimanali Usa risulti molto peggio delle stime. Il Brent sale dell‘1,27% a 66,96 dollari al barile. Ben intonato l’oro vicino a 1214 dollari l’oncia.

In Piazza Affari la pattuglia delle blue chip positive è guidata da Pirelli +1,27%. In rimonta Tenaris +1,22% e Bper +0,83%. Acquisti su Brembo +0,77% e Campari +0,4%. Le vendite sono massicce su Prysmian, -5,12%, all’indomani dei conti trimestrali e dopo l’annuncio che l’ebitda rettificato 2018 sarà sotto il punto medio della guidance di 860-920 milioni di euro. Inverte la rotta rispetto alle ultime sedute Moncler, -3,49%. Perdono Leonardo -3,28%; Buzzi -3,41%; Unipol -2,92%.

Telecom, -0,88%, appare nervosa mentre si profila una sfida fra Luigi Gubitosi e Alfredo Altavilla per il ruolo di amministratore delegato. Male il settore finanziario, che alle 17 perdeva l‘1,31%. Il rosso è acceso per banche come Mps (-3,75%) e Carige, -5%, che tocca in seduta un nuovo minimo storico. Fra gli industriali recuperano terreno le bolognesi Ima +4,31% e Gima TT +3,08%, quotate al segmento Star, dopo l’avvio di acquisto di azioni proprie. Fra le stelle cadenti la peggiore anche oggi è Mondo Tv, -20,40%.

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