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Spagna, austerity serve solo a pagare gli interessi sul debito

Per fare fronte all’aumento del 34% degli interessi sul debito pubblico e mantenere la promessa di aumentare le pensioni dell’1%, il governo di Madrid dovrà aumentare del 5,6% la spesa pubblica nel 2013 – Ma l’Esecutivo spagnolo ha già un piano da 43 leggi per aumentare la competitività nel Paese e regolarizzare i mercati – Soddisfatta Bruxelles.

Spagna, austerity serve solo a pagare gli interessi sul debito

Pensioni, borse di studio e interessi sul debito. Questi gli unici valori che aumenteranno nella Finanziaria del 2013 approvata ieri dal governo spagnolo. Ma quello che più sorprende è che le misure di austerità e l’aumento delle imposte non serviranno a diminuire la spesa pubblica nel 2013: bastano appena per pagare gli interessi sul debito pubblico. Il ministro del bilancio pubblico, Cristóbal Montoro, ha riconosciuto che gli interessi aumenteranno del 34% fino a 38,6 miliardi. Per raggiungere l’obiettivo di un rapporto deficit/Pil al 3,8% nel 2013, la spesa pubblica dovrà aumentare del 5,6% rispetto al 2012 (circa 169,7 miliardi di euro). Anche escludendo i trasferimenti per il welfare e alle amministrazioni pubbliche, la spesa pubblica crescerà comunque del 2,98% il prossimo anno.

Che il problema del deficit pubblico dunque non è da sottovalutare lo dimostra il fatto che i 9,742 miliardi extra di interessi che si pagheranno nel 2013 superano abbondantemente i 3,883 miliardi che si ottengono dal taglio ai Ministeri o i 6,9 miliardi che Madrid stima di ottenere dall’aumento dell’Iva. Nel 2013 la spesa dei Ministeri diminuirà in media del 12%. I salari dei dipendenti pubblici rimarranno congelati per il terzo anno consecutivo. Anche la cultura subirà un taglio come non si è mai visto nella storia (circa un 30% in meno). 

Ma le novità non finiscono qui. L’esecutivo madrileno ha approvato 43 nuove leggi che dovrebbero consentire alle casse dello Stato di riempirsi di altri 4,375 miliardi di euro. Le riforme hanno l’obiettivo di aumentare la competitività, creare nuovi posti di lavoro e facilitare la crescita e verranno sottoposte al Parlamento nei prossimi mesi. Tra queste si distacca una nuova legge del settore elettrico, una per le telecomunicazioni e la revisione del calendario delle festività. Per quanto riguarda i mercati verrà fondato un ente garante dell’Unità di Mercato per assicurare la libera circolazione dei beni e prestazioni dei servizi e verrà creata un’autorità finanziaria indipendente incaricata di controllare i conti pubblici. 

Il minisro Montoro ha inoltre annunciato che verranno utilizzati 3,06 miliardi del fondo di riserva speciale per pagare le pensioni che nel 2013 cresceranno dell’1%. Infine il Governo spagnolo ha mantenuto la sua previsione di caduta del Pil dello 0,5% nel 2013, nonostante gli organismi internazionali e i servizi di studio privati prevedono un crollo pari a quasi il doppio. 

Bruxelles si è mostrata entusiasta delle riforme annunciate ieri da Madrid, e soprattutto delle 43 leggi che verranno approvate a breve. “Includono misure concrete, ambiziose e bene indirizzate”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn.  

Gli investitori invece non sembrano altrettanto convinti. L’Ibex viaggia in rosso da questa mattina e alle 12.30 perde lo 0,98%. Sul mercato secondario lo spread con i Bund tedeschi rima
 

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