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South Stream: firmato accordo, Eni a 20%. Entrano Edf e Wintershall

Gazprom mantiene il 50% della società che realizzerà il gazdotto per portare il gas russo nell’Europa occidentale, passando per il Mar Nero – Ai francesi di Edf va il 15%, la stessa quota ai tedeschi di Wintershall – Sottoscritta anche intesa per cessione della metà di quota Eni nel consorzio del giacimento libico Elephant

South Stream: firmato accordo, Eni a 20%. Entrano Edf e Wintershall

E’ stato definita una volta per tutte la ripartizione delle quote della società che realizzerà il gasdotto South Stream: il colosso russo del gas Gazprom mantiene il 50%, mentre Eni scende al 20%, consentendo l’ingresso della francese Edf e della tedesca Wintershall (gruppo Basf), ognuna con il 15%.
South Strem permetterà di portare il gas russo nell’Europa occidentale attraverso il Mar Nero, senza passare da Paesi di transito come l’Ucraina. L’obiettivo è trasportare 63 miliardi di metri cubici a partire dal 2015.
L’intesa è stata firmata oggi a Sochi dai vertici delle aziende coinvolte, in presenza del premier russo Vladimir Putin.
La società russa ed Eni hanno inoltre siglato un’intesa per riconfermare gli accordi sottoscritti il 16 febbraio scorso. Si pongono così le basi per la cessione a Gazprom da parte di Eni della metà della sua quota (33,3%) nel consorzio che sviluppa il giacimento Elephant, situato a circa 800 km da Tripoli.
Infine Gazprom e Severenergia, controllata al 51% da Yamal Development, al 30% da Eni e al 19% da Enel, hanno firmato un contratto co il quale Gazprom si impegna ad acquistare il gas prodotto da Severenergia.
Intorno alle 13 l’azione Eni guadagnava l’1,24%.

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