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Slitta cessione di Telecom Argentina a Fintech a causa del default argentino di ieri

La discussione sulla cessione di Telecom Argentina a Fintech, il fondo del miliardario David Martinez Guzman, slitta al 5 agosto, quando la questione sarà sul tavolo del cda di Telecom Italia. La grave situazione che ha portato alla bancarotta di ieri l’Argentina, ha allungato i tempi per la cessione della controllata di telecom nel paese sudamericano.

Slitta cessione di Telecom Argentina a Fintech a causa del default argentino di ieri

La cessione di Telecom Argentina al gruppo Fintech, fondo del miliardario David Martinez Guzman, slitta a causa della grave situaizone finanziaria del paese sudamericano, che proprio in queste ore è stato costretto a dichiarare il suo secondo default in meno di 14 anni. La trattativùa che avrebbe dovuto terminare entro il 12 agosto, slitterà al prossimo 5 agosto, quando la questione arriverà sul tavolo del consiglio d’amministrazione di Telecom Italia. 

Fintech sarebbe ionteressata a rinegoziare, al ribasso, il contratto stipulato con Telecom Italia che vedeva una concessione da parte del gruppo di Guzman di 960 milioni. Ora gli scenari che si aprono sono potenzialmente due. In un primo caso si prospetta un semplice slittamento a breve termine con l’obiettivo di perfezionare l’accordo già discusso. Ipotesi più radicale sarebbe quella di  una completa ridiscussione dell’intero processo di vendita. 

Per ora sul tavolo ci sono solamente i 108,7 milioni di dollari che Fintch aveva già  ceduto a Telecom Italia in occasione della cessione dell1,58% della controllata di Telecom in Argentina. Il suo controllo, comunue, era rimasto nelle mani dell’azienda madre italiana, per il tramite del 68% di Sofora – la holding che sta a capo della catena societaria che porta a Telecom Argentina.

La soluzione non trovata ieri tra gli obbligazionisti americani  e il governo argentino, comincia a pesare, a sole 24 ore di distanza, sui movimenti finanziari legati al paese sudamericano. A farne le spese per primi quelli di Telecom Italia,  che si trovano a vendere un prodotto – la sezione argentina dell’azienda – non più attraente per gli investitori  proprio a causa della bancarotta del paese della Kirchner. 

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