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Sindacati-Federmeccanica, è scontro sul contratto

“Sulla questione salariale, la proposta è rigidamente ferma a quella già illustrata da il 22 dicembre, non ci sono stati passi avanti e nessuna novità”: questo è uno dei nodi principali denunciati da Fim-Cisl in merito alla trattativa per il contratto collettivo.

Sindacati-Federmeccanica, è scontro sul contratto

“Le distanze che riscontriamo oggi, nel tredicesimo incontro, dopo oltre sei mesi di trattative sono ancora tante. Sulla questione salariale, la proposta è rigidamente ferma a quella già illustrata da il 22 dicembre, non ci sono stati passi avanti e nessuna novità. Ormai un impostazione marmorea che così come è non ha nessuna possibilità di diventare un Contratto”. Così esordisce la nota diramata dal sindacato metalmeccanici Fim-Cisl, in merito all’ennesimo stallo della trattativa con Federmeccanica per il nuovo contratto collettivo.

“La posizione di Federmeccanica inoltre manca di coerenza – dice ancora la nota -: se si dichiara che il Contratto nazionale è importante e che i due livelli contrattuali sono aspetti centrali e poi si fa una proposta esattamente contraria, c’è qualcosa che non va nella posizione di Federmeccanica. L’impostazione salariale avanzata infatti, sgancerebbe il 95% delle aziende dalla sua applicazione, non si può pensare di dare il contratto ad una parte residuale (5%) dei lavoratori. Una vera e propria devolution da una regolazione salariale che vede sicuramente in una seconda fase una devolution normativa per il milione di metalmeccanici. Un capolavoro”.

“Abbiamo condiviso – conclude il comunicato del sindacato del metalmeccanici – con le altre organizzazioni una valutazione di massima sullo stato della trattativa e un percorso di coinvolgimento di tutti i lavoratori attraverso attivi unitari regionali, che vedrà anche nella fase intermedia un ulteriore tentativo con i presidenti di Federmeccanica e Assistal per evitare uno scontro che apra una stagione conflittuali che a tutt’oggi sembra inevitabile. Le segreterie nazionali hanno varato inoltre un documento per avviare e garantire una nuova fase nei rapporti tra le organizzazioni sindacali per un maggiore rispetto e valorizzazione del pluralismo di tutte le posizioni nei luoghi di lavoro e nei territori”.

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