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Sigaro Toscano prepara l’approdo a Piazza Affari

Manifatture Sigaro Toscano, il gruppo della famiglia Maccaferri che nel 2006 ha rilevato il marchio da BAT, prepara l’ingresso in Borsa: Opv o super offerta da una private equity?

Sigaro Toscano prepara l’approdo a Piazza Affari

Il gruppo Sigaro Toscano è pronto ad approdare a Piazza Affari. Lo storico marchio, uno dei simboli del Made in Italy, è tornato in mani italiane nel 2006, quando il Gruppo Industriale Maccaferri ha acquisito da British American Tobacco il ramo di azienda che produceva e commercializzava i sigari a marchio Toscano.

Secondo quanto riporta “IlSole 24ore”, il gruppo approderebbe in Borsa, con l’assistenza di Unicredit e Credit Suisse, attraverso una offerta pubblica di vendita entro la fine del 2018. I soci, se questa fosse la strada scelta per l’ingresso a Piazza Affari, venderebbero una parte delle proprie azioni, circa il 30-35%.

Assieme alla famiglia Maccaferri ed a Piero Gnudi, fra i soci c’è anche Luca Cordero di Montezemolo che, dopo l’uscita da Italo-Ntv, ha incassato circa 360 milioni di euro. Ed proprio la presenza del super manager farebbe pensare ad una via alternativa per l’approdo in Borsa di Sigaro Toscano: una offerta irrinunciabile da parte di una private equity (come d’altronde è accaduto nell’affare Italo-Ntv con la presenza del fondo statunitense Global Infrastructure Partners).

Secondo le prime Indiscrezioni già a luglio potrebbe essere ufficializzata l’operazione di Manifatture Sigaro Toscano (MST), che ha riportato in auge il “sigaro più antico al mondo”, associato da sempre a celebri ed importanti figure di spicco del mondo cinematografico (Clint Eastwood in “Un pugno di dollari” di Sergio leone o Marcello Mastroianni ne “La Dolce Vita”), giornalistico (il narratore sportivo Gianni Brera ne era un grande estimatore) e politico.

 

 

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