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Shipping, Pillarstone inverte la rotta e punta su investimenti per 250 milioni

In un settore così sotto pressione in tutto il mondo come quello dello shipping, la piattaforma italiana di Pillarstone sceglie la rotta dello sviluppo. Concluso un triennio dedicato soprattutto alla riorganizzazione interna, l’armatore italiano punta a investimenti per 250 milioni di dollari e al ricorso al mercato dei capitali.

Shipping, Pillarstone inverte la rotta e punta su investimenti per 250 milioni

Il settore armatoriale ha visto nel corso del 2021 fasi alterne, con la pandemia che ha agevolato alcuni settori e penalizzato altri. La piattaforma Pillarstone, una delle più attive nello shipping in Italia, approfittando del buon andamento del segmento dry, ben sopra le medie dell’ultimo decennio, ha deciso di puntare allo sviluppo.

Della piattaforma shipping di Pillarstone fanno parte i gruppi Premuda (storico armatore italiano dal 1907) e FINAV, fondo settoriale da oltre 500 milioni di euro che detiene crediti in Preseveranza di Navigazione, Fertilia, Finaval, Michele Bottiglieri Armatore, Motia, Morfini, Mednav, Lavant, PB Tankers e Cabotaggi di Navigazione.

Lo scorso triennio Pillarston lo ha dedicato alla riorganizzazione del gruppo. “Nell’ultimo periodo,” spiega Marco Fiori, Ceo di Premuda e Chairman di FINAV Holding “abbiamo costruito insieme ai nostri stakeholder un piano industriale molto articolato, che si pone un duplice obbiettivo: da un lato il rinnovamento della flotta e dall’altro un deciso riposizionamento di Premuda e FINAV, industrialmente già consolidate, nel settore eco-tanker.”

Il gruppo è passato dalle 12 navi del 2018 alle attuali 31. “Di queste, sette sono navi porta-rinfuse secche e ventiquattro petroliere” precisa il Ceo di Pillarstone Italy Gaudenzio Bonaldo Gregori, “due delle quali – cisterne super-eco di nuova costruzione- saranno prese in consegna nel corso del 2022”.

Dall’altra parte, “stiamo vendendo un certo numero di navi non strategiche” aggiunge Fiori, operazione che farà scattare “un programma di nuovi investimenti trasversale alla piattaforma per un valore che supera i 250 milioni di dollari” con l’obbiettivo di acquistare fino a sette petroliere eco e super-eco in due anni. “Crediamo molto nel nostro progetto,” prosegue il manager “e riteniamo che il rinnovamento della flotta sia l’unica maniera possibile per preparare Premuda-FINAV ad un’operazione straordinaria”

Attraverso il canale bancario tradizionale, già nel 2021 il Gruppo FINAV ha concluso una prima operazione con BPER Banca per il parziale rifinanziamento di una petroliera e ora sta per accendere una nuova operazione da circa 50 milioni di dollari, spiega Enrico Barbieri, CEO di FINAV Holding e CFO di Premuda

Inoltre, dopo aver fatto ricorso ad operazioni di sale and lease back negli anni scorsi, “ora abbiamo già identificato un’ulteriore ticket da 35 milioni di dollari su tre navi, che contiamo di mettere a terra nel primo trimestre del 2022, a sostegno del nostro capex plan” dice Roberto Rondelli, partner di Pillarstone Italy”.

Con il 2021 si è conclusa la riorganizzazione del debito finanziario di Premuda con la quale sono stati restituiti in anticipo 45 milioni di dollari alle banche, le quali in cambio sono entrate nel capitale della società. Per effetto della nuova manovra finanziaria il debito bancario della shipping company genovese scende a circa 44 milioni di dollari.

Pillarstone nel 2021 prevede di chiudere a livello aggregato con ricavi pari a 104,2 milioni ed EBITDA di 41,2 milioni di euro(40%). Nel 2017 i ricavi erano pari a 43,5 milioni con un EBITDA di 7,3 milioni (17%)

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