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Servizio idrico e cambiamento climatico: i casi di successo

Nel corso del workshop organizzato a Milano da Agici, è stato presentato uno studio dell’Osservatorio idrico OSWI che ha messo in luce le buone performance economiche di 55 utility, la ripresa degli investimenti e dei ricavi. Per il futuro, la sfida cruciale è integrare il cambiamento climatico nella pianificazione delle infrastrutture

Servizio idrico e cambiamento climatico: i casi di successo

L’Osservatorio idrico OSWI ha analizzato i risultati economico-finanziari delle 55 maggiori utility idriche. Lo Studio evidenzia una situazione in miglioramento: i ricavi aggregati sono in crescita (dal 2012 al 2016, +27,2%) così come la marginalità; la PFN aggregata delle Monoutility è in sensibile diminuzione nel periodo 2012-2016 (-27,2% nel periodo). Gli investimenti aggregati sono in costante crescita dal 2012: + 7,8% su base annua. Ecco i punti salienti della ricerca presentata a Milano nel corso del Workshop promosso da Agici Finanza d’impresa.

  • In un contesto di buone performance economiche le 55 aziende hanno utilizzato parte delle risorse per rispondere alle sfide del cambiamento climatico: quasi la totalità ha effettuato interventi per riduzione delle perdite, distrettualizzazione e telecontrollo; 30 fanno uso di energie rinnovabili, 24 hanno effettuato interventi di efficienza energetica, 26 riutilizzano i fanghi e 23 il biogas prodotti nei processi di depurazione.
  • Per il futuro, la sfida cruciale è integrare completamente il cambiamento climatico nella pianificazione delle infrastrutture e la programmazione delle attività operative e istituire forme di cooperazione sempre più strette tra utility, settore agricolo, industria, governo, ARERA e cittadini, nell’ottica di una Strategia Idrica Nazionale.
  • Le previsioni del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) presentano aumenti delle temperature tra i 3°C e i 6°C per il bacino del Mediterraneo entro la fine del XXI secolo rispetto allo stesso periodo del secolo precedente.
  • Nel 2016 le precipitazioni cumulate annuali in Italia sono state complessivamente inferiori alla media climatologica del 6% circa (-1% circa al Nord, -8% al Centro e circa -11% al Sud e nelle Isole). Nel primo semestre del 2017 è venuto a mancare il 50% delle precipitazioni piovose rispetto alla media, corrispondenti a 20 miliardi di metri cubi. Al Nord addirittura si è raggiunto il 72% in meno.

Durante il workshop Assistenza Casa ha presentato i risultati dell’Osservatorio Home Services realizzato nel 2017 (prima edizione) e approfondito con una seconda edizione nel 2018, che consiste in una analisi empirica condotta con interviste sulla consapevolezza e comportamenti degli italiani in tema di servizio idrico integrato.

Lo studio, che nel 2017 ha avuto come obiettivo monitorare e fotografare le abitudini e le necessità delle famiglie italiane in tema di manutenzione e gestione degli impianti domestici di gas, luce e acqua è stato arricchito nel 2018 con un’esplorazione sul consumatore finale per comprendere quali siano oggi le paure degli italiani rispetto agli eventi che possono accadere in casa o fuori casa, analizzando quelle che sono considerate le vere preoccupazioni all’interno della propria abitazione piuttosto che “fastidi”. Inoltre ha studiato il panorama degli impianti a gas, elettrico ed idraulico con particolare focus sul tema idrico per comprendere come si inserisce in questo panorama, rispetto ai cambiamenti del contesto sia climatico e ambientale sia di offerta delle utilities.

Leggi il comunicato stampa completo.

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