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Serie A: ecco il nuovo calendario, ma sarà un altro Campionato

Dopo tre mesi di stop per Coronavirus, il calcio riparte a porte chiuse – La Serie A ricomincia dai recuperi del 20 giugno, poi una partita dietro l’altra fino al 3 agosto: 124 gare in 44 giorni – Il big match Juve-Lazio il 20 luglio – Ma rispetto a prima sarà molto diverso: ecco perché

Serie A: ecco il nuovo calendario, ma sarà un altro Campionato

Habemus calendarium! Dopo tanta attesa, condita dalle immancabili polemiche, il calcio italiano ha finalmente stilato la tabella di marcia che, Covid permettendo, assegnerà scudetto, posti in Europa e retrocessioni. Come da previsioni sarà la Coppa Italia ad aprire le danze, con semifinali (Juventus-Milan il 12 giugno, Napoli-Inter il 13) e finale (17 giugno) in meno di una settimana: un modo per ripartire alla grande, ma anche, se non soprattutto, per assegnare il trofeo e togliersi così il primo grattacapo.

Il rischio-sospensione infatti aleggerà fino alla fine, a meno che il Comitato Tecnico Scientifico non decida di ammorbidirsi sul discorso quarantena, tanto che la Figc sta già lavorando ai piani B (playoff/playout) e C (uno strano algoritmo che non trova consensi da nessuna parte).

Meglio pensare positivo e concentrarsi su questo pazzo calendario, fatto di ben 124 partite in 44 giorni: un vero e proprio tour de force, reso inevitabile dalla volontà dell’Uefa di requisire agosto per le coppe. Si parte con i recuperi della 25esima giornata (Torino-Parma, Verona-Cagliari, Atalanta-Sassuolo e Inter-Sampdoria), dopodiché, con tutte le squadre finalmente alla pari, via alle danze con la 28esima. Si giocherà tutti i giorni, perché Sky e DAZN, nel tentativo di recuperare parte dell’indotto televisivo, hanno chiesto (e ottenuto) la più ampia spalmatura possibile. Il grosso delle gare si disputerà la sera tra le 19.30 e le 21.45, mentre solo una piccola parte andrà in scena alle 17.15, comunque mai in settimana.

Veniamo ai big match, quelli che, inevitabilmente, cattureranno la maggior parte dei telespettatori. Il primo è Atalanta-Lazio del 24 giugno (ore 21.45), seguito da Milan-Roma (28 giugno, ore 17.15), Lazio-Milan (4 luglio, 21.45), Napoli-Roma (6 luglio, 21.45), Milan-Juventus (7 luglio, 21.45), Napoli-Milan (12 luglio, 21.45), Roma-Inter (19 luglio, 21.45) e, soprattutto, Juventus-Lazio, possibile finale scudetto (Inter permettendo, ovviamente) di lunedì 20 luglio (21.45).

Il resto del film lo sapremo solo tra qualche tempo, visto che la Lega, giustamente, ha deciso di rimandare anticipi e posticipi delle ultime 3 giornate all’estate inoltrata, quando il criterio della contemporaneità la farà da padrone. Difficile prevedere come andranno le cose, anche perché lo stop forzato di oltre 3 mesi (il più lungo dai tempi della Seconda Guerra Mondiale) ha completamente sparigliato le carte. Le squadre che stavano meglio a livello di condizione fisica (Lazio e Atalanta su tutte) potrebbero non avere più lo stesso smalto, così come ritrovarsi avvantaggiate da uno sprint tanto corto quanto intenso.

È evidente che le rose lunghe faranno la differenza, tanto più in un campionato che, salvo ripensamenti del governo, non avrà il fattore campo, svilito dalle inevitabili porte chiuse. La sensazione insomma è che la Juventus parta favorita, se non altro per la profondità del suo rooster, decisamente più lungo di quello delle concorrenti, ma è meglio non gridarlo troppo forte: il calcio è già di per sé imprevedibile, figuriamoci questo inedito assoluto che ci apprestiamo a vivere…

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