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Sciopero trasporti pubblici 15 dicembre: Salvini lo riduce a 4 ore, ma c’è il rischio di bus e metro a singhiozzo

Il ministro dei Trasporti ha precettato di nuovo lo sciopero, ma i sindacati autonomi non intendono rispettare l’ordinanza, come organizzazione, e hanno confermato lo stop per l’intera giornata: ecco cosa succede ora

Sciopero trasporti pubblici 15 dicembre: Salvini lo riduce a 4 ore, ma c’è il rischio di bus e metro a singhiozzo

Ancora scontro tra governo e sindacati per lo sciopero dei trasporti di 24 ore proclamato per venerdì 15 dicembre 2023. La protesta era già stata indetta per fine novembre ma poi, in risposta alla precettazione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini – che aveva ridotto la durata a 4 ore – i sindacati avevano deciso di posticiparla. Una mossa che non ha fermato il ministro, intervenuto con una nuova precettazione. Salvini sostiene che il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma non dovrebbe durare 24 ore nel periodo natalizio “perché c’è il diritto allo sciopero ma c’è anche il diritto al lavoro per 20 milioni di italiani”. Nonostante l’ordinanza, l’Unione sindacale di base (Usb) ha annunciato che disobbedirà alla riduzione imposta dal ministro, confermando lo sciopero nazionale per l’intera giornata, salvo il rispetto delle fasce di garanzia. Pronta la risposta del ministro: “Chi disubbidisce ne paga le conseguenze”.

Così l’Usb ha deciso di salvaguardare i lavoratori da pesanti sanzioni. “Usb – ha scritto il sindacato di base – ha scelto di disobbedire politicamente come organizzazione sindacale, facendosi carico di una sanzione molto pesante che, ovviamente, non può coinvolgere i singoli lavoratori e lavoratrici ma, riteniamo, che oggi serve un atto formale e politico di disobbedienza per poter cominciare a rompere questo assedio al nostro diritto di scioperare in Italia e poter ricominciare a essere più liberi e senza ricatti di multe domani. Non serve al momento consegnare a Salvini il portafoglio di nessuno”.

Questa non è la prima volta che Salvini interviene per ridurre la durata di uno sciopero, scatenando controversie e proteste sindacali. Tanto che i sindacati si sono rivolti al Tar per sospendere l’ordinanza (anche se è stata respinta) e chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per capire se “l’aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il governo”. Intanto vediamo chi sciopera venerdì 15 dicembre e dove.

Venerdì 15 dicembre 2023: chi sciopera?

A incrociare le braccia sono Usb Lavoro Privato, Al Cobas e Cub Trasporti.

Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti hanno proclamato lo sciopero in difesa del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, per migliorare i salari di ingresso, contrastare la spesa pubblica per appalti di qualità inferiore e lavoro sottopagato, fermare le privatizzazioni, garantire sicurezza sul lavoro e del servizio, promuovere il salario minimo e ottenere una legge sulla rappresentanza sindacale, oltre al blocco delle spese militari.

Per Al Cobas, lo sciopero è diretto contro qualsiasi limitazione al diritto di sciopero e l’abolizione di accordi sulla rappresentanza. Mirano a superare il monopolio costruito dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni datoriali, promuovere salari più alti all’ingresso, contrastare appalti e subappalti, sostenere un piano di investimenti e assunzioni nei settori di pubblica utilità, garantire sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, bloccare le spese militari e opporsi alle grandi opere speculative.

Roma, Milano e Napoli: orari e fasce di garanzia di metro, bus e tram

I mezzi pubblici fanno uno sciopero di 4 ore oggi, dalle 9 alle 13. Alle ore 13 il servizio riprenderà sull’intera rete ma con il rischio di autobus lumaca nelle grandi città, ossia mezzi a bassissima velocità. Un modo per “scavallare” la precettazione senza incorrere nelle sanzioni. “Minacciare di andare piano a Roma? Probabilmente non si noterebbe una grande differenza rispetto alla velocità di crociera quotidiana”, ha ironizzato Salvini. Ecco gli orari specifici per alcune città:

  • Milano: i mezzi si fermano dalle 9 alle 13, con interruzione della M3.
  • Roma: stop dalle 9 alle 13, coinvolgendo Atac e Roma Tpl.
  • Napoli: la metro linea 1 è regolare, con stop delle Funicolari e riduzione del servizio superficiale. Sciopero di 24 ore di Anm, con servizio regolare dalle 17:00 alle 20:00.
  • Firenze: lo sciopero è ridotto a 4 ore, dalle 9 alle 13, con ripresa del servizio alle 12:30.
  • Genova: il servizio è garantito dalle 6 alle 9 e dalle 17:30 alle 20:30.
  • Bologna: per il personale viaggiante Tper, lo sciopero dura 4 ore, dalle 9 alle 13.

Cosa succede a chi disubbidisce?

Nel corso dello sciopero del 15 dicembre, è consentito uno sciopero regolare dalle 9 alle 13, purché si rispettino le fasce garantite stabilite dagli accordi locali. L’omissione nell’osservanza dell’ordinanza emessa dalle autorità comporta per l’Usb il rischio di una sanzione amministrativa ai sensi dell’articolo 9 della legge 146/90. Tale sanzione può variare da 2.500 a 50.000 euro al giorno, stabilite dal ministero competente.

Mentre i lavoratori che violano l’ordinanza sono passibili di sanzioni individuali, che oscillano tra 500 e 1.000 euro al giorno per ciascun dipendente.

Aggiornato venerdì 15 dicembre alle 11:21

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