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Sciopero bancari: oggi gli sportelli delle banche restano chiusi

Gli sportelli delle banche restano chiusi per tutta la giornata per lo sciopero dei bancari per la vertenza contrattuale – Quattro manifestazioni a Milano, Roma, Ravenna e Palermo – Nel capoluogo lombardo comizio della leader Cgil Susanna Camusso – I nodi della contesa.

Sciopero bancari: oggi gli sportelli delle banche restano chiusi

I bancari alzano la voce e scendono in piazza per manifestare la loro opposizione alle proposte di Abi sul rinnovo del contratto, scaduto al termine dello scorso anno. Secondo le stime dei sindacati, allo sciopero di oggi, venerdì 30 gennaio, dovrebbero aderire circa l’85% dei bancari, una percentuale vicina a quella relativa all’agitazione dell’ottobre 2013. Si tratta, più o meno, di circa 250mila dipendenti su un totale di poco superiore ai 300mila che incroceranno le braccia dando non pochi disagi ai correntisti che avevano pensato di recarsi allo sportello proprio oggi.

Le 8 sigle sindacali dei bancari hanno abbandonato il tavolo delle trattative con Abi a fine novembre e dopo la riunione delle assemblee sindacali hanno deciso di proclamare lo sciopero per la giornata di oggi. L’obiettivo dei sindacati è quello di mostrare unità su un tema molto importante quale è quello del rinnovo del contratto dei bancari che Abi ha disdettato il 31 dicembre 2014 e che disapplicherà a partire dal primo aprile salvo accordi con i sindacati. Le due parti (sindacati e associazone dei banchieri) hanno due mesi di tempo per trovare un punto di sintesi che per adesso sembra ancora molto lontano.

Lo sciopero di oggi servirà ai sindacati anche per verificare eventuali reazioni in seno all’Abi dove le bocche restano assolutamente cucite da diverse settimane su quest’argomento. Il tema è delicatissimo per i banchieri che hanno puntato sulla ridefinizione del contratto proprio per cercare di recuperare redditività e produttività. Le scelte sull’home banking e gli interessi in drastico calo hanno messo in seria difficoltà le banche che ora vogliono rinegoziare alcuni punti cardine del contratto: rivalutazione del tfr, scatti d’anzianità, contrattazione di secondo livello, inquadramenti e adeguamenti in base all’inflazione. Per ora le distanze fra sindacati e Abi sembrano incolmabili e per questo le organizzazioni sindacali hanno deciso di scendere oggi in piazza. Ma dopo lo sciopero la via del negoziato dovrà inevitalmente ritrovare slancio.

Saranno quattro le manifestazioni oggi in Italia: la principale è a Milano. Il corteo dei bancari si ritroverà sotto la sede dell’Abi per poi giungere in piazza Scala dove si terranno i comizi del segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, e della leader della Cgil Susanna Camusso. A Roma presidio in Piazza dell’Esquilino a partire dalle ore 9,30 e comizio alle ore 11 del segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo e il segretario generale della Fiba, Giulio Romani. A Ravenna, città del presidente Abi Patuelli, ci sarà il corteo con il segretario generale della Fisac Agostino Megale e a Palermo, guidato dal segretario generale della Uilca Massimo Masi.

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