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Scendono euro e spread mentre Mediaset, Fiat ed Enel spingono la Borsa (+0,8%) al record

L’effetto Bce fa calare il cambio tra euro e dollaro e abbassa di nuovo lo spread che sfiora i 135 punti base prima di risalire a 143 pb – Piazza Affari torna al record di 3 anni fa dei 22.400 punti base e resta tra le migliori Borse d’Europa (+0,8%) grazie soprattutto ai rialzi di Mediaset, Fiat ed Enel – Mps boom con un rialzo del 20%

Scendono euro e spread mentre Mediaset, Fiat ed Enel spingono la Borsa (+0,8%) al record

I TITOLI DI STATO SPINGONO MILANO E MADRID
VOLA MPS, SI SGONFIA TELECOM ITALIA

Piazza Affari e Madrid continuano la corsa ai vertici del Vecchio Continente in una giornata positiva grazie al perdurante effetto Draghi ed ai dati macro positivi in arrivo da Cina e, soprattutto, dal Giappone in piena accelerazione.

L’indice Ftse Mib avanza dello 0,82%, a quota 22472 preceduto di un soffio dall’Ibex spagnolo +0,88%.

In mattinata l’indice Ibex si è portato a 11.188 punti, sui massimi dall’aprile 2010. L’FtseMib si spinge fino a toccare 22.446 punti, il nuovo record da giugno 2011.

Più modesto l’incremento degli altri listini, in una giornata semifestiva (per la Pentecoste) in mezza Europa: Londra e Francoforte +0,22%, Parigi +0,21%.

La Borsa americana si muove in moderato rialzo con gli indici Dow Jones e S&P500 che salgono rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3% e segnano nuovi record assoluti. Il Nasdaq avanza dello 0,4%.

Il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro che scende a 1,359 da 1,364 della chiusura di venerdì.

Non si ferma l’avanzata dei titoli di Stato della Periferia (sempre meno periferia…): lo spread si riduce a 133 punti base, il rendimento del btp decennale scende al 2,71%. Fa ancor meglio il Bonos spagnolo scivolato al 2,58%, sotto il rendimento del Bond Usa di eguale durata, trattato al 2,61%.

Il bund tedesco tratta ad un rendimento dell’1,38% ad un soffio dal minimo assoluto.

Sbloccato a fine giornata borsistica il titolo Mps, al suo primo giorno dell’aumento di capitale: ha segnato un rialzo del 20 per cento.

Frenano, dopo una mattinata positiva, anche gli altri titoli bancari: Intesa +0,2%. Perde terreno dopo aver toccato i nuovi massimi di periodo, Unicredit +0,2%, Ubi -0,2%, Banco Popolare -0,8%. B.

Pop. Emilia Romagna perde l’1,3%. Sabato l’assemblea degli azionisti ha approvato un aumento di capitale da 750 milioni di euro.

Seduta a due facce per Telecom Italia – 0,3% in chiusura dopo aver toccato in mattinata un rialzo del 2,5% oltre quota 1 euro (1,08). Exane ha abbassato il giudizio sull’intero settore europeo delle telecomunicazioni a Underweight da Neutral.

Perde colpi Italcementi -3,5%: il broker americano Bernstein è fiducioso sulla conclusione positiva dell’aumento di capitale in corso. La raccomandazione sul titolo è confermata Market Perform (si muoverà in linea con il resto del mercato), il target price è aggiornato a 7,3 euro.

Positivi i titoli industriali al rimorcio di Fiat +1,9%. Finmeccanica +1%, StM +0,4%. Diasorin +0,6%: Morgan Stanley ha avviato la copertura con raccomandazione Equal Weight e target price di 31 euro.

Enel sale dell’1,7%, Eni +0,6%. Da rilevare il rialzo di Cir +0,4% che ha approvato i conti 2013 con una perdita di 270 milioni a causa delle svalutazioni effettuate su Sorgenia. Sorgenia ha archiviato il 2013 con una perdita netta di 783,4 milioni.

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