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Scandalo Fed: si dimette il vicepresidente per insider trading

Richard Clarida ha confessato di aver spostato 5 milioni di dollari su un fondo azionario alla vigilia delle misure della banca centrale contro la pandemia: è la terza dimissione in odore di insider – Oggi parla Powell – In vista del rialzo dei tassi le società fanno provviste indebitandosi

Scandalo Fed: si dimette il vicepresidente per insider trading

“Useremo tutti i nostri strumenti per sostenere l’economia, per avere un forte mercato del lavoro e per prevenire che l’alta inflazione si radichi”. Queste le parole, già anticipate dall’ufficio stampa, che il presidente della Fed userà oggi davanti al Congresso per convincere i mercati che la Banca centrale è in grado di tener sotto controllo prezzi e ripresa.

Ma il compito di Jerome Powell, già difficile, appare improbo alla luce delle notizie della notte: Richard Clarida, vicepresidente della Fed, ha dato le dimissioni anticipando di poche settimane la sua uscita. Clarida, l’esponente di maggior spicco della Fed, ha confessato di aver spostato 5 milioni di dollari da un fondo obbligazionario ad un azionario assai più aggressivo due giorni prima delle misure di emergenza prese dalla Fed per sostenere Wall Street di fronte alla pandemia. E così, dopo Eric Rosengren e Lawrence Kaplan, salgono a tre i membri della Fed in odore di insider trading.

LE SOCIETÀ FANNO PROVVISTA PRIMA DELLA STRETTA

È in questa cornice tutt’altro che edificante che la Fed intende avviare una serie di rialzi dei tassi e, non meno importante, di tagli all’enorme bilancio (9mila miliardi di titoli) accumulato in questi anni. I mercati, consapevoli che sarà un’operazione lunga e complessa, fanno provvista di liquidità in attesa della stretta: da inizio anno le società si sono indebitate per almeno 100miliardi di dollari. Di qui una possibile spiegazione dell’andamento contrastato dei listini, specie del Nasdaq: prima giù poi in recupero (da -2,7% a +0,05%), l’esatto opposto di quanto avvenuto in parallelo per i T-Bond.

A HONG KONG RISALE IL TECH

I mercati asiatici non partecipano a tanta agitazione. Le borse dell’Asia Pacifico sono perlopiù in ribasso stamattina, ma le variazioni negative sono modeste. Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde lo 0,3%. Il mercato azionario del Giappone, ieri chiuso per festività, perde lo 0,9% nel finale di seduta. Kospi di Seul invariato. BSE Sensex di Mumbai in lieve rialzo. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,4%, dal ribasso dello 0,5% di stanotte. L’indice Hang Seng Tech, il paniere dove si trovano i nomi più rilevanti della Internet Economy, in rialzo dello 0,5%, torna sui livelli di un mese fa. Tencent +1,8%. Meituan +1,5%.

TESLA PASSA DA -4,6% A +3%, RISALE ANCHE IL BITCOIN

I future di Wall Street sono piatti all’indomani di una seduta di fortissime escursioni del Nasdaq e dello stesso S&P, risalito dai minimi ma in ribasso dello 0,1%. Dow Jones -0,45%. Tesla +3% in chiusura dopo aver perduto fino al 4,6% in avvio.

Non meno ballerino il mercato obbligazionario. Sono continuate le vendite sul Treasury Note a due anni, il più importante per i tassi a breve, che ha raggiunto un rendimento di 0,90%. Il decennale tratta a 1,77%.

Il petrolio WTI è in rialzo dello 0,7% a 78,7 dollari il barile. L’oro continua i su e giù intorno a quota 1.800 dollari: stamattina è a 1.806 dollari, +0,3%.

Il bitcoin è risalito a 42.000 dollari, dopo essere sceso per qualche minuto sotto quota 40.000 dollari.

I PREZZI USA FANNO TREMARE L’EUROPA

Si affaccia al limitar del bosco dei mercati la sagoma inconfondibile dell’Orso. Piazza affari, in linea con gli altri mercati del Vecchio Continente, si adegua alle indicazioni di Goldman Sachs, che prevede quattro aumenti dei tassi nel corso dell’anno. Ma anche al messaggio di Isabel Schnabel, autorevole portavoce del pensiero della Bundesbank nel direttivo della Bce: la transizione energetica, dice la banchiera, comporterà senz’altro la necessità di tassi più alti nel prossimo futuro.

MA LANE (BCE) INSISTE: I TASSI NON SALIRANNO

Intanto, Francoforte continua a considerare “transitorio” l’attuale rialzo dell’inflazione, come ha ribadito in un’intervista al Sole 24 Ore il chief economist Philip Lane: è altamente improbabile, ha detto, che i tassi Bce saliranno quest’anno, perché l’inflazione tornerà sotto l’obiettivo del 2% nel 2023 e nel 2024, diversamente da Usa e Regno Unito. La ripresa è solida in Italia e in Europa ha aggiunto ricordando che la Bce si tiene pronta ad intervenire contro l’allargamento degli spread.

IL DECENNALE TEDESCO S’AVVICINA AL RENDIMENTO SOPRA ZERO

Chiude poco mosso lo spread tra BTp e Bund in un’altra seduta di forti vendite su tutti i bond dell’Eurozona, che ha, tra l’altro, portato il rendimento del Bund tedesco a un soffio dal tornare in positivo dopo oltre due anni e mezzo.

 A fine giornata il differenziale è a 138 punti base, in frazionale calo rispetto ai 139 punti base registrati al closing di venerdì scorso. Il rendimento sul decennale italiano è invece all’1,35%, dall’1,32% di venerdì.

Ma le due soglie psicologiche sotto tensione riguardano i T Bond Usa decennali, che si muovono rapidamente verso il 2 % e, soprattutto, il titolo tedesco, a un passo dalla soglia zero.

SPREAD A 138, DOMANI AL VIA LE ASTE DEL TESORO

Il 12 gennaio il Tesoro metterà all’asta 6,5 miliardi di Bot annuali (contro 7 miliardi in scadenza). Giovedì, all’asta a medio e lungo termine, il ministero dell’Economia proporrà le riaperture del benchmark Btp a tre e sette anni.

La Spagna prevede di emettere 75 miliardi di euro di titoli di Stato nel corso del 2022, sostanzialmente in linea con il totale di 75,1 miliardi di euro dello scorso anno.

PIAZZA AFFARI -0,96%, DISOCCUPAZIONE AL 9,2%

Perde colpi Piazza Affari: a fine seduta il ribasso è dello 0,96%, l’indice arretra a 27.353 punti.

A novembre 2021, secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione italiano è sceso al 9,2% (-0,2 punti) e al 28% tra i giovani (-0,2%). Nello stesso mese l’occupazione è cresciuta dello 0,3%, mentre il tasso d’occupazione è salito al 58,9%. A novembre, spiega l’Istat, è proseguita “la crescita dell’occupazione osservata nei due mesi precedenti, facendo registrare in tre mesi un aumento di quasi 200mila occupati”; rispetto a gennaio 2021, l’incremento è di 700mila occupati e riguarda sia il lavoro dipendente sia quello autonomo. Il tasso di occupazione è più elevato di 2,1 punti percentuali.

AMSTERDAM MAGLIA NERA, CREDIT SUISSE CERCA PARTNER

Amsterdam, la piazza più sensibile al comparto tecnologico, subisce le perdite più elevate d’Europa: -1,94%. In rosso anche Parigi e Francoforte, che cedono rispettivamente l’1,44% e l’1,12%. In ribasso di mezzo punto Madrid, mentre, fuori dall’Ue, Londra arretra dello 0,53%.

Il Crédit Suisse (+1,27%) avanza sull’onda delle indiscrezioni di un sito di Zurigo su possibili operazioni di M&A. Si è fatto, tra gli altri, anche il nome di Unicredit.

GOLDMAN LASCIA BMW. FRANA DI ATOS

Bmw +1,67% dopo che Goldman Sachs ha promosso il titolo a “buy” da “hold”, affermando che il consolidamento della joint venture Bmw Brilliance Automotive porterà all’aumento degli utili nel 2022 e nel prossimo anno.

Atos -16,82%. L’azienda francese che si occupa di consulenza digitale è la peggiore dell’indice di riferimento, dopo aver emesso un profit warning che riflette i ritardi nella chiusura delle operazioni dei clienti e la pressione sui margini nella divisione di rivendita hardware e software.

BRUNELLO CUCINELLI ANNUNCIA CONTI RECORD

Prenota una partenza sprint sul mercato di oggi Brunello Cucinelli, che ieri ha approvato i dati preliminari di “un anno da incorniciare tra quelli bellissimi”: ricavi netti pari a 712,0 milioni di euro, in crescita del 30,9% a cambi correnti (+32,4% a cambi costanti) rispetto al 2020 grazie all’espansione nelle Americhe (+36,7%), in Asia (+32,9%), in Europa (+26,5%) e anche in Italia (+23,2%).

BPER SI AGGIUDICA CARIGE, VERSO IL TERZO POLO

Bper ha vinto il primo e probabilmente decisivo sprint per l’acquisto della quota di controllo di Banca Carige. È il risultato della riunione del Fondo Interbancario di tutela dei depositi, che ha esaminato ieri le proposte arrivate da Crédit Agricole, Cerberus e dalla banca di Reggio Emilia, cui è stato concesso un periodo di esclusiva di quattro settimane per completare la due diligence e sottoscrivere un accordo “nel più breve tempo possibile” e comunque non oltre il 15 febbraio. L’offerta di Bper, si legge in un comunicato del Fitd, ha “natura non vincolante” e sarà seguita da un’Opa a 0,80 euro ad azione sulle restanti quote della Banca non in mano al Fondo, pari al 20% del capitale circa.

Bper +0,3%, assieme a Unipol (forte del 19% del capitale), diventa il fulcro naturale di un eventuale terzo polo bancario, cui farà probabilmente capo anche Banca Popolare di Sondrio.

Contrastate ma sopra la parità le banche: Intesa Sanpaolo sale dello 0,5%, Mediobanca piatta, in rosso Bpm (-0,3%).

CORRE LEONARDO SULLE ALI DI TEMPEST

Sul listino principale si mette in luce Leonardo (+1,86%). Il governo italiano ha deciso di mettere sul piatto 2 miliardi di euro per il programma Tempest, il nuovo cacciabombardiere lanciato nel 2018 da Italia, Regno Unito e Svezia. Positiva anche Pirelli (+1,46%).

IN ROSSO STM E FERRARI. CAMPAGNA ACQUISTI DI VIGNA

In forte calo Stm (-4,5%), che lascia sul terreno i guadagni della vigilia uniformandosi alle vendite del Nasdaq.

Giornata no per la galassia Agnelli: Exor -2,84%, Cnh Industrial -1,93%. Arretra anche Ferrari nel giorno in cui Benedetto Vigna illustra la riorganizzazione della Rossa: entrano nel team due manager in arrivo da Stm.

Ma è lunga la lista dei titoli in rosso. Peggio di tutti Nexi (-4,47%), su cui Ubs ha ridotto il prezzo obiettivo da 18,1 a 15,5 euro.

Giù anche Amplifon (-4,41%), Diasorin (-4,33%) e Interpump (-3,96%).

IN CADUTA FERRAGAMO, PERDE COLPI MONCLER

Tonfo nella moda di Salvatore Ferragamo (-8,8%), penalizzata dal taglio del rating a sell da parte di Ubs. Giù anche Moncler (-1%), nonostante il buy del broker elvetico.

FRANA UNIEURO, BALZO RECORD PER EDILIZIACROBATICA

Tonfo di Unieuro, che ha chiuso la seduta in ribasso del 9%, a quota 19,22 euro: Kepler Cheuvreux che ha ridotto il prezzo obiettivo da 26,4 a 22,5 euro, confermando la raccomandazione hold (mantenere). In salita EdiliziAcrobatica (+3,5%) che ha chiuso il 2021 con un incremento dei contratti del 186,7%, a 121 milioni di euro, contro i 42,2 milioni dell’anno precedente. “I numeri mostrano con ogni evidenza come il nostro modello di business si caratterizzi per la capacità di produrre valore sui territori in cui opera”, ha detto il Ceo Riccardo Iovino.

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