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Sanremo: vince Kwiatkowski beffando un grande Sagan

Il campione del mondo è stato protagonista di uno spettacolare attacco nel finale ma sul traguardo è stato battuto per un soffio dal corridore polacco, recente vincitore anche della Strade bianche. Terzo il francese Alaphilippe

Sanremo: vince Kwiatkowski beffando un grande Sagan

Sanremo ancora stregata per Peter Sagan, beffato per un soffio da Michal Kwiatkowski, ma è una sconfitta che, se pur brucia, esalta ancora di più la grandezza di questo autentico fuoriclasse del pedale che sul finire del Poggio ha fatto un allungo da cineteca, l’inizio di una volata interminabile di 4mila metri verso il traguardo di Sanremo, un’impresa che si è infranta solo all’ultimo secondo di una corsa di più di sette ore.

Come spesso capita nella Classicissima, quasi trecento km di gara, tutto si decide alle porte di Sanremo, sulle rampe e la tortuosa discesa del Poggio e nel tratto finale dell’Aurelia che porta all’arrivo in via Roma. Sagan è stato superbo uscendo allo scoperto e staccando tutti prima dello scollinamento, soprattutto mettendo fuori gioco i velocisti che potevano batterlo in una volata a gruppo compatto, i vari Gaviria, Degenkolb, Kristoff, Matthews  – Cavendish deludente si era autoescluso da solo fin dalla Cipressa.

Solo il polacco Kwiatkowski e il francese Julian Alaphilippe sono stati bravi a riagganciare lo scatenato campione del mondo nella picchiata dal Poggio. La Sanremo ormai era una partita a tre anche se gli altri big inseguivano a una manciata di secondi. Sarebbero bastati una decina di metri in meno e oggi saremmo qui a celebrare la più bella delle tante vittorie di Sagan. Invece al campione slovacco non è servito l’ultimo acrobatico colpo di reni, quasi scagliando in avanti la bici, per contenere la rimonta di Kwiatkowski, che alla fine, grazie a una gara meno esplosiva, aveva conservato un briciolo di energia in più. Anche il terzo, Alaphilippe, era lì, nello spazio di qualche centimetro.

Un finale al cardiopalma, con Sagan che nella sforzo estremo, sporgendosi dalla sua bici, si piegava lateralmente finendo quasi per appoggiarsi su Kwiatkowski a sua volta curvato verso Sagan: è stato un bellissimo spot per il ciclismo, che entra di diritto nella storia centenaria della Sanremo. Anche perché, a differenza dell’edizione del 2013 – quella interrotta dalla neve sul Turchino –  quando Sagan fu battuto da un outsider come Gerald Ciolek, quest’anno a soffiargli la vittoria è stato uni signor corridore come Kwiatkowski, che a soli 26 anni può già esibire un nobilissimo palmarés in cui spiccano una maglia iridata di campione del mondo nel 2014, una Amstel Gold Race, e quest’anno, prima del trionfo sanremese, il successo per distacco nella Strade bianche.  

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