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Sanità, rinnovato il contratto di lavoro: 85 euro di aumento mensile

Firmato l’accordo fra il ministro della Pa Madia e ed i sindacati. Contratto per il prossimo triennio che prevede aumento medio mensile di 85 euro pro capite ed il pagamento degli arretrati. Gli infermieri dicono no, lo sciopero continua.

Sanità, rinnovato il contratto di lavoro: 85 euro di aumento mensile

I sindacati e l’Aran hanno concluso un accordo di pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale del comparto Sanità per il triennio 2016-2018. La misura interessa più di 500mila dipendenti e prevede un aumento medio di 85 euro al mese a partire dal primo marzo ed il pagamento degli arretrati 2016-2017.

Soddisfazione per la ministra della salute Beatrice Lorenzin: “Si tratta di un passo importante per restituire la dignità a migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano nel nostro sistema sanitario nazionale e garantiscono la salute dei nostri cittadini”. Ora le trattative proseguiranno per il contratto dei medici ospedalieri e per la nuova convenzione con i medici di base. 

 

Ancora in sciopero invece gli infermieri, che hanno deciso di non firmare l’accordo.

La firma è arrivata dopo una trattativa no stop di 28 ore. “Dopo circa 10 anni di scioperi, mobilitazioni e iniziative, spesso da soli come Fp Cgil, oggi arriva un primo risultato. Il terzo tassello per ricomporre il quadro del lavoro pubblico, dopo il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali e la recente intesa su quello delle Funzioni Locali”, ha annunciato la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino.

Sono previsti 91 euro pro capite per incrementare i fondi della produttività e rivalutare le indennità a seguito della contrattazione integrativa. Tra le altre novità dell’accordo, saranno inclusi nel calcolo del tempo lavorato i 15 minuti di tempo di vestizione ed i tempi del cambio turno. Per quanto riguarda tutti gli altri punti salienti del contratto – assunzioni, formazione, risorse aggiuntive – si aprirà un confronto regionale.

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