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Samsung, Antitrust: valutazione usato e promozioni smartphone nel mirino dell’Antitrust italiano

L’istruttoria riguarda in particolare le promozioni con cui si offre la possibilità di cedere a prezzi vantaggiosi il vecchio telefonino in caso di acquisto di uno nuovo

Samsung, Antitrust: valutazione usato e promozioni smartphone nel mirino dell’Antitrust italiano

Smartphone Samsung nel mirino dell’Antitrust italiano, che ha aperto un’istruttoria su Samsung Electronics Italia, Opia e World Business per presunte condotte ingannevoli e aggressive. L’Autorità punta il dito contro “le promozioni con cui si offre la possibilità di cedere a prezzi vantaggiosi il vecchio telefonino in caso di acquisto di uno nuovo”, si legge in una nota.

Antitrust: “Nelle offerte per smartphone Samsung manca una chiara informazione”

Secondo l’Antitrust, però, “mancherebbe un’adeguata e chiara informazione, tanto che il consumatore non sarebbe in grado di capire che si tratta di un articolato processo di vendita del prodotto usato e che quella indicata rappresenta solo una stima di massima”.

L’Antitrust, quindi, “valuterà il modo in cui viene rivenduto il prodotto usato – prosegue la nota – il consumatore, infatti, non conosce il prezzo di cessione ed è un soggetto terzo, ovvero l’acquirente, che decide lo stato d’uso e il prezzo stesso”.

Martedì i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Smartphone Samsung: come funziona la valutazione usato?

Ma come funziona la valutazione usato Samsung? La promozione “Cambia con Galaxy”, valida dal 13 al 31 luglio 2022 consente di fare valutare il proprio smartphone, tablet o pc a fronte dell’acquisto di Galaxy S22 Series, Galaxy Tab S8 Series, o Galaxy Book2. Solo una parte del valore del dispositivo usato che si conferisce, però, viene riconosciuta subito (100 euro) il resto eventuale dello sconto viene accreditato sul conto corrente del cliente entro 30 giorni dall’acquisto del nuovo dispositivo. La procedura evidentemente è ritenuta dal garante per la concorrenza carente sul piano della chiarezza della comunicazione. Da qui l’avvio dell’istruttoria il cui esito si conoscerà a tempo debito

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