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Salvini e Conte uniti sull’asse Trump-Putin contro l’Europa e contro l’atlantismo

Sia il leader della Lega Salvini che quello dei Cinque Stelle Conte non nascondono la loro simpatia per Trump e fanno il tifo per il suo ritorno alla Casa Bianca ma Trump porta con sè l’alleanza con Putin, con buona pace dell’Europa. E’ questo che vogliono gli italiani?

Salvini e Conte uniti sull’asse Trump-Putin contro l’Europa e contro l’atlantismo

A volte ritornano. Ve lo ricordate il Governo Conte 1, quello basato sull’asse populista Lega-Cinque Stelle, Salvini-Conte? Il Direttore de “Il Fatto quotidiano”, Marco Travaglio, sprezzante del pericolo, sostiene che “quel Governo ha fatto le cose più di sinistra” ma qui forse bisognerebbe intendersi sulla geografia. No, è del tutto improbabile che, imperante Giorgia Meloni, Salvini e Conte tornino insieme al Governo. Però, c’è un però. Ed è quello che ieri Stefano Folli, il miglior commentatore politico italiano, ha messo lucidamente in evidenza su “la Repubblica” chiedendosi cosa potrebbe mai succedere in Italia se, il cielo non voglia, Donald Trump rivincesse le elezioni presidenziali di novembre e tornasse trionfalmente alla Casa Bianca. Anche in Europa – scrive Folli – “i sostenitori di Trump sono impazienti di rivederlo alla Casa Bianca” e Salvini è da tempo all’opera “per riunire idealmente tutti gli estremisti di destra continentali sotto una sola bandiera: quella che si propone indebolire l’alleanza atlantica”. Ma – ecco il punto – un’Europa con una Nato più fragile significa un’Europa “più vicina a subire l’influenza di Putin e forse peggio”. Non distante da questa linea, malgrado le smentite d’ufficio di ieri, si colloca anche il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte (“Giuseppi” per l’amico Trump). Come Salvini, Conte è scontento dell’alleanza atlantica sostenuta dal Governo Meloni e, come Salvini, il leader dei Cinque Stelle spera, secondo l’editorialista de “la Repubblica”, nell’accordo Trump-Putin e in tutto quello che ne deriva. Scenari da incubo ma è bene che si sappia quanto si muove all’orizzonte e ancora meglio sarebbe, se prima e oltre le elezioni europee, gli italiani si svegliassero dal lungo sonno populista e ne traessero le debite conseguenze.

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