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Salini Impregilo, il Kuwait mette le ali al titolo

In mattinata il gruppo ha annunciato di essersi aggiudicata un nuovo contratto in Kuwait da 955 milioni di dollari con un consorzio in cui detiene il 55% – I mercati apprezzano anche il successo del collocamento di un bond da 300 milioni.

Salini Impregilo, il Kuwait mette le ali al titolo

Giornata di sole a Piazza Affari per il titolo di Salini Impregilo, che guadagna oltre il 6%, a 2,78 euro. A innescare l’ondata di acquisti sulle azioni del general contractor italiano è stata la notizia di una maxi commessa in Kuwait. Ha inciso positivamente anche il successo del collocamento di un bond da 300 milioni.

In mattinata il gruppo ha annunciato di essersi aggiudicata un nuovo contratto in Kuwait da 955 milioni di dollari con un consorzio in cui detiene il 55%. Assegnata dalla Public Authority for Housing Welfare del Kuwait, la commessa prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria per la creazione di un nuovo insediamento residenziale su un’area di 12mila ettari situata 40 km a nord ovest di Kuwait City, nell’ambito del South Al Mutlaa Housing Project.

Tra le opere da costruire rientrano 150 chilometri di nuove strade con relativi svincoli, le reti per l’illuminazione, la distribuzione idrica, la raccolta delle acque piovane e fognarie, nonché di tutte le opere civili necessarie per la distribuzione in alta tensione dell’energia elettrica, l’installazione delle reti di telecomunicazione e dei sistemi di controllo del traffico veicolare.

Quanto all’emissione obbligazionaria, nonostante i mercati volatili, il gruppo ha raccolto ordini per oltre 550 milioni e l’operazione si è chiusa superando il target iniziale di 200 milioni. Gli analisti sottolineano che la notizia è positiva perché si allunga così la vita media del debito dagli attuali tre a quattro anni e di abbassare il costo del debito. Il gruppo prevede l’emissione di un altro bond entro l’anno.

Infine, un’altra notizia apprezzata dal mercato è la conferma del buon andamento della raccolta ordini, che dall’inizio dell’anno ammonta a circa 4,5 miliardi e copre già il 70% della raccolta ordini totale stimata per il 2016.

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