Condividi

Sace porta le Pmi italiane a Cernobbio. “In sei mesi di Piano, sostenute 40.000 imprese”

Sono 150 le piccole e medie imprese presenti a Cernobbio questo weekend grazie a Sace. Molto importante il loro contributo al valore aggiunto nazionale e all’export

Sace porta le Pmi italiane a Cernobbio. “In sei mesi di Piano, sostenute 40.000 imprese”

Sono 150 le piccole e medie imprese (Pmi) che grazie a Sace seguono i lavori del Forum The European House – Ambrosetti questo weekend a Cernobbio. Lo comunica la stessa Sace sottolineando che la novità è in linea con la missione del gruppo che ha già raggiunto 40mila Pmi nel primo semestre del 2023 e che punta a servirne 65mila entro il 2025.

Sace ha presentato a Villa d’Este lo studio “Piccole, medie e più competitive: le PMI italiane alla prova dell’export tra transizione sostenibile e digitale”, realizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti, che analizza il ruolo delle Pmi italiane per l’economia e l’export nazionale, e le potenzialità di sviluppo grazie alla duplice transizione green e digitale.

Sace: l’importanza delle Pmi per l’export italiano. I dati

Secondo lo studio, attualmente le Pmi italiane realizzano all’estero circa un terzo del proprio fatturato (ben 8 punti percentuali sopra alle tedesche) e contribuiscono a quasi la metà dell’export nazionale, rispetto al 20% delle tedesche e delle francesi e al 34% delle spagnole. Un trend che si rafforza anche in prospettiva: secondo le previsioni di Sace, le esportazioni delle PMI italiane sono attese crescere quest’anno del 6,2%, del 4% nel 2024 e del 3,2%, in media, nel biennio successivo (2025-2026), quando supereranno i 300 miliardi di euro.

“SACE partecipa al Forum di Cernobbio insieme alle PMI italiane, offrendo loro la possibilità di seguire virtualmente la tre giorni di lavori, incontri e dibattiti, e soprattutto portando all’attenzione di questo autorevole contesto l’importanza e le prospettive per le piccole e medie imprese italiane, alle prese con le sfide e le opportunità della transizione sostenibile e digitale”, ha dichiarato Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace nel presentare il rapporto sulle Pmi. “Noi di SACE, in linea con la missione e gli obiettivi del nostro Piano Industriale Insieme 2025, siamo già al fianco di 40 mila PMI italiane nei loro progetti di investimento e crescita sostenibile in Italia e nel mondo e contiamo di raggiungerne 65 mila nell’arco di Piano”.

Le oltre 200 mila piccole e medie imprese italiane producono un giro di affari di oltre 1.000 miliardi di euro, generano quasi il 40% del valore aggiunto nazionale e impiegano 5,4 milioni di persone, pari a un terzo di tutti gli occupati. Le PMI sono fortemente interconnesse e sviluppano con il loro ecosistema forme di innovazione e collaborazione aperte per poter accedere a risorse strategiche (come conoscenza, tecnologia, finanza o competenze) per la loro crescita. Un network che fa della resilienza e della sostenibilità la chiave del proprio sviluppo.

“La ricerca ‘Piccole, medie e più competitive: le PMI italiane alla prova dell’export tra transizione sostenibile e digitale’ dimostra l’impegno di SACE per le PMI – e l’intero sistema produttivo – per una maggiore conoscenza e consapevolezza degli strumenti necessari alle imprese per una crescita in chiave sostenibile ed innovativa”, ha dichiarato Alessandro Terzulli, chief economist di Sace. “Obiettivo dello studio è sottolineare, in considerazione della loro importanza, le caratteristiche che contraddistinguono le oltre 200 mila Pmi italiane, al fine di valorizzarne le qualità e aiutarle a cogliere le opportunità di sviluppo nel panorama nazionale e internazionale, anche alla luce della duplice sfida della transizione sostenibile e digitale”.

Le PMI italiane nel 2021 (ultimo dato disponibile) hanno esportato 219 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’export complessivo, con una crescita media annua del 2,7% tra il 2017 e il 2021, segnando un pieno recupero post-pandemico.

Commenta