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Roma e Lazio a caccia di Europa ma scoppia il caso Totti

La squadra di Spalletti affronta il Palermo e ha l’occasione buona per avvicinare il terzo posto ma deve fare i conti con il caso Totti (“La panchina mi fa male, merito rispetto: speravo che Spalletti mi dicesse in faccia le cose che leggo”) – La Lazio, invece, va a Frosinone per il derby regionale nella speranza di riacciuffare il quinto posto per restare in Europa League.

Roma e Lazio a caccia di Europa ma scoppia il caso Totti

L’assalto all’Europa ricomincia. Archiviate le delusioni (chi più chi meno) delle coppe, Roma e Lazio si rituffano nel campionato in cerca di punti fondamentali per i rispettivi obiettivi. I giallorossi ospiteranno il Palermo all’Olimpico (ore 20.45), i biancocelesti faranno visita al Frosinone (ore 18): sulla carta, insomma, la 26esima giornata sembrerebbe sorridere alla Capitale, poi però sarà il campo a dirci se gli impegni europei avranno inciso o meno sul rendimento delle squadre. “Dobbiamo analizzare bene la sconfitta col Real Madrid, prendere il bello e il brutto di quella serata – ha spiegato Spalletti. – Alcune cose le abbiamo fatte bene, altre no e bisogna rimediare in fretta”. La sua Roma, almeno a livello di risultati, sta andando più che bene (4 vittorie consecutive con Frosinone, Sassuolo, Sampdoria e Carpi) ma il tecnico giallorosso non è ancora soddisfatto al 100%. “Sinceramente mi aspettavo di incidere di più sotto l’aspetto nervoso – ha ammesso in conferenza stampa. – Comunque sono abbastanza contento del lavoro dei ragazzi, vedo progressi quotidiani e questo mi dà fiducia”. La partita col Palermo rappresenta un’occasione piuttosto ghiotta per avvicinare il terzo posto, anche alla luce di un calendario che, tra due giornate, vedrà lo scontro diretto con la Fiorentina. Una sfida importantissima che si è già infuocata da qualche giorno: “colpa” di Paulo Sousa e del suo sfogo sulla lunga squalifica di Zarate.

“Mi aspettavo che gli dessero 3 giornate così avrebbe saltato la Roma” aveva ringhiato il portoghese, un’accusa che ha provocato l’inevitabile reazione di Spalletti. “Io se non so le cose sto zitto – ha ribattuto il tecnico giallorosso. – Lui evidentemente sa qualcosa visto che ha parlato così…”. Ora però è tempo di pensare al Palermo di Iachini, ennesimo allenatore (il sesto!) di una stagione tormentata e senza pace. Spalletti lo affronterà senza De Rossi (problema al soleo del polpaccio sinistro, un mese di stop) ma con uno Strootman in più: l’olandese è di nuovo abile e arruolato e si accomoderà in panchina. Il 4-2-3-1 giallorosso vedrà Szczesny in porta, Maicon, Manolas, Rudiger e Zukanovic in difesa, Pjanic e Nainggolan a centrocampo, Salah, Perotti ed El Shaarawy sulla trequarti, Dzeko in attacco. Difficile invece possa esserci spazio per Totti, protagonista di dichiarazioni che faranno molto discutere nell’ambiente romanista. “La panchina mi fa male, capisco che alla mia età si giochi meno ma finire la carriera in questo modo è brutto – lo sfogo del capitano. – Merito rispetto per quanto ho dato a questo club, a giugno mi scade il contratto e mi aspetto che Pallotta sia corretto, voglio sapere come stanno realmente le cose. Spalletti? Con lui solo buongiorno e buonasera, speravo che le cose lette sui giornali me le dicesse in faccia”.

Se non è rottura poco ci manca: un bel caso per il tecnico di Certaldo, da maneggiare con cura vista l’importanza del personaggio in questione. 3-5-2 d’ordinanza per Iachini, che risponderà con Alastra tra i pali, Struna, Gonzalez e Andelkovic nel reparto arretrato, Morganella, Hiljemark, Maresca, Jajalo e Rispoli in mediana, Vazquez e Gilardino là davanti. Se la Roma ha in testa un obiettivo ben definito come il terzo posto così non è per la Lazio, costretta a rincorrere diverse squadre per puntare al quinto posto, l’ultimo utile per acciuffare l’Europa League. “Questo è il momento decisivo della stagione – ha spiegato Pioli senza troppi giri di parole. – Dovremo fare una rimonta impressionante per recuperare 9 punti all’Inter e 7 al Milan, è difficile ma se vogliamo provarci dobbiamo ottenere più vittorie possibili”. La missione (quasi) impossibile comincia da Frosinone, campo ostico su cui la squadra di Stellone sta tentando di costruire l’impresa salvezza. “Serviranno continuità e motivazioni al massimo – il commento del tecnico laziale. – Non dipende solo da noi ma non possiamo proprio permetterci passi falsi, ne abbiamo già fatti troppi”. Rispetto alla partita di Istanbul (e in previsione del ritorno di giovedì prossimo) ci saranno alcune novità, su tutte in attacco: Matri e Felipe Anderson riposeranno mentre Candreva, in panchina contro il Galatasaray, ritroverà una maglia da titolare. Il 4-3-3 biancoceleste vedrà Marchetti in porta, Konko, Hoedt, Mauricio e Radu in difesa, Cataldi, Biglia e Milinkovic-Savic a centrocampo, Candreva, Djordjevic e Mauri in attacco. Stellone risponderà con un modulo speculare: Leali in porta, Rosi, Blanchard, Ajeti e Pavlovic in difesa, Gori, Sammarco e Frara a centrocampo, Tonev, Ciofani e Dionisi in attacco.

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