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Rivoluzione nei media: Comcast acquista Time Warner per 44 miliardi di dollari

E’ l’affare del secolo nel mondo dei media: la Comcast annuncia l’acquisto di Time Warner, nasce un gigante che controllerà un terzo del mercato di pay tv e servizi a banda larga negli Usa – Torna la stagione del M&A nei media-tlc – Borse effervescenti per l’effetto Yellen – Oggi asta Btp – Draghi sfida Berlino sull’Unione bancaria – Milano apre in rosso.

Rivoluzione nei media: Comcast acquista Time Warner per 44 miliardi di dollari

PAY TV: COMCAST PAGA TIME WARNER 44 MILIARDI. BOT E BORSA RECORD A MILANO. OGGI TOCCA AI BTP

Rivoluzione nei media: Comcast ha annunciato l’acquisto di Time Warner per 44 miliardi di dollari. Dall’operazione, che dovrà ottenere l’assenso delle autorità (il via libera della Fcc è tutt’altro che scontato) nasce un gigante che controlla circa un terzo  del mercato della pay tv e dei servizi a banda larga in Usa. Comcast, che controlla tra l’altro la rete Nbc (che ha dato la notizia deal) capitalizza circa 144,5 miliardi di dollari e conta 53 milioni di clienti; la “preda” Time Warner ha 15 milioni di abbonati a pagamento.

E’ la conferma che nel settore media/telecom è ormai scattata una nuova fase di M&A che coinvolge un po’ tutti gli operatori. L’annuncio del primo “affare del secolo” del 2014 cade alla fine di una giornata piatta, dedicata ad assorbire le parole di Janet Yellen al Congresso e l’accordo a Washington sul tetto del debito. A Wall Street L’indice Dow Jones è sceso dello 0,2%, lo S&P500 dello 0,03% mentre il Nasdaq è salito dello 0,24%. In calo stamane la Borsa di Tokyo, sotto dell’1,5% circa. Salgono invece, seppur di poco, le Borse di Shanghai ed Hong Kong.

Positivi ieri i listini europei. La Borsa di Parigi ha guadagnato lo 0,5%, Francoforte +0,6%, Londra invariata. Alla buona performance della Borse europee ha contribuito il rialzo delle stime sul pil della Germania all’1,8% dal precedente 1,7%. Sono saliti maggiormente i titoli più legati al ciclo economico, come materie prime (Stoxx del settore +2,1%), assicurazioni (+1,3%), automotive (+1,5%).

MILANO: BORSA E BOT RECORD. OGGI TOCCA AI BTP

La possibile staffetta Renzi-Letta non ha turbato i mercati: spread stabile a quota 202, rendimenti ai minimi per i Bot annuali in asta. A Piazza Affari l’indice FtseMib è salito dell’1,3% riportandosi sopra quota 20.000, livello che non vedeva dal luglio 2011. Si presenta sotto buoni auspici l’asta odierna dei titoli a medio e lungo termine, nonostante una lieve limata sui prezzi nel finale di ieri. Il Btp a tre anni, oggi offerto per un importo fra i 3 e i 3,5 miliardi, ha chiuso la seduta in calo di 0,092 per un tasso a 1,471%. Il  Btp 7, oggi in asta  per 2,25 miliardi, rendeva ieri sera il 3,064%. Viva attesa anche per il Btp 30 anni, il benchmark trentennale offerto per 1-1,5 miliardi.

UNIONE BANCARIA, DRAGHI SFIDA BERLINO

L’accordo raggiunto dal Consiglio Ue a fine dicembre sul Single resolution mechanism (o Srm) per la soluzione delle crisi bancarie “può essere migliorato”. Così ha detto ieri Mario Draghi, criticando davanti al Parlamento europeo la soluzione imposta in pratica dalle resistenze tedesche. Il meccanismo, ha spiegato il presidente della Bce, ora non garantisce che sia spezzato il legame pericoloso tra banche e Stati.

Draghi ha suggerito alcuni cambiamenti: il fondo di risoluzione da 55 miliardi, alimentato dalle banche, deve diventare pienamente europeo in cinque anni, invece che in dieci. Inoltre, il fondo deve avere un paracadute pubblico ed essere in grado di finanziarsi sui mercati con garanzie degli Stati, per aumentare la potenza di fuoco in caso di una grave crisi. L’affondo del banchiere centrale cade alla vigilia del vertice dell’Eurogruppo e dell’Ecofin di lunedì e martedì prossimo. I prossimi giorni saranno decisivi per trovare un accordo sul Srm, tra le posizioni del Consiglio Ue e quelle del Parlamento europeo, schierto su posizioni vicine a Draghi. I tempi sono stretti: a maggio ci saranno le elezioni europee.

CORRONO LE POPOLARI: BPER E’ IL MIGLIOR TITOLO 

A Milano è proseguito il rally delle Popolari. Bper +5,04% è stato il miglior titolo del Ftse Mib. L’azione ha toccato massimi intraday a 7,97 euro, beneficiando delle parole dell’ad Luigi Odorici, che ha escluso la necessità di un aumento di capitale. In evidenza anche Bpm +2,87%. Al termine di una seduta tutta in rialzo, Banco Popolare ha invertito la rotta e ha chiuso in calo dell’1%.

Positive le grandi banche: Kepler Cheuvreux ha alzato il target price su Mediobanca +1,1% da 6,6 a 7,2 euro e su Unicredit +2,1% da 4,8 a 5,8 euro, confermando il rating hold. Intesa +0,4%. Fra le assicurazioni si è svegliata Generali +2,2%, UnipolSai +1,2%. Nel risparmio gestito Azimut è salita del 3%, Mediolanum +0,9%.

JOHN DEERE SPINGE CNH, AGUSTA FINMECCANICA

Fra i titoli industriali buon rialzo di Cnh Industrial +2,8%, trascinata dal rialzo iniziale dell’americana Deere che ha annunciato prospettive per il 2014 migliori delle attese nel settore dei trattori e delle macchine agricole. Fiat ha guadagnato lo 0,9%. Reagisce Pirelli +3,8% all’effetto negativo dei conti della concorrente Michelin, retrocessa da Goldman Sachs. 

Nell’automotive avanza Brembo +5,75% in scia all’aumento di rating da parte di Mediobanca Securities da neutral ad outperform e il target price da 21 a 24 euro. Il titolo in circa un anno ha raddoppiato il suo valore.

Bene anche Finmeccanica +1,77% la cui controllata, AgustaWestland, si è aggiudicata nuovi ordini per un valore complessivo di circa 130 milioni di euro per la fornitura di 13 elicotteri destinati ad impieghi governativi e commerciali a diversi clienti nelle regioni del Nord e Sudest Asiatico.

Segno più per Saipem +2,07% nonostante abbia subito una serie di tagli di target di rating da parte di varie case d’affari, all’indomani della pubblicazione dei conti e delle previsioni. La società americana d’investimenti Dodge & Cox ha reso noto l’acquisto del 5,045% della controllata Eni. L’aggiornamento della partecipazione detenuta dal fondo con sede a San Francisco risale allo scorso 4 febbraio ed emerge dalle comunicazioni Consob.

TELECOM, ATTRAZIONE USA PER LE RISPARMIO

In attesa di novità da Telecom Italia +0,94% sulla governance e sul Brasile tiene banco la  caccia alle azioni risparmio +0,54%. Dopo il Massachusetts Financial Services Company, spuntato lunedì tra gli azionisti del gruppo italiano con il 5,7% del capitale risparmio, un altro fondo ha comunicato ieri di detenere il 5,83%: si tratta del Brandes Investment partners,fondato da Charles Brandes (tra gli uomini piu’ ricchi del mondo nella classifica 2013 di Forbes). Dall’inizio dell’anno i titoli risparmio Telecom sono saliti del 14,5%.

SI RISVEGLIA MONCLER. SCIVOLONE PRADA

Si sveglia la matricola Moncler +2,31%, dopo che Equita Sim ha inaugurato la copertura deltitolo con un buy. Nel comparto del Lusso Yoox è salita del 2%, Tod’s +1,2%, negativa Ferragamo -0,4%.

Perde colpi Prada -4,95% ad Hong Kong dopo i dati dell’anno fiscale 2013 (terminato il 31 gennaio 2014) con ricavi per 3.586 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto al 2012. A cambi costanti la crescita e’ stata del 13% grazie anche alle nuove aperture. Ma il canale wholesale ha invece registrato una flessione del 7%, riconducibile, secondo quanto spiega il gruppo in un comunicato, alla strategia adottata negli ultimi anni “di razionalizzare la rete distributiva e in particolare in Europa di selezionare in termini di qualità e affidabilità la clientela indipendente”.

PIACE IL DUELLO RCS. MONDO TV VENDE CARTOON IN GIAPPONE

In grande fermento Rcs Mediagroup +7,24%. Piace l’appeal speculativo dovuto al botta e risposta tra Diego Della Valle e il presidente della Fiat John Elkann. Tra le small caps denaro su Amplifon +4,73%: Equita Sim ha alzato la raccomandazione da hold a buy con prezzo obiettivo che sale da 4,2 a 5,8 euro.

Mondo tv ha chiuso la seduta con un +8,44% a 0,578 euro in scia all’accordo triennale raggiunto con Nippon Animation International, società giapponese leader nella produzione e fornitura di contenuti audiovisivi di animazione.

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